Wine Lover, Wine Resort: un’esperienza… inebriante
Non è un mistero che tra la buona cucina e il turismo ci sia uno stretto legame. Le delizie gastronomiche, infatti, possono essere una forte attrattiva per i turisti. Quanti sono i pacchetti vacanza che mettono il gusto tra le priorità del viaggio?
Anche chi non è partito per andare alla scoperta dei sapori di un luogo, una volta arrivato a destinazione non si lascia forse sedurre dalle specialità culinarie tipiche del territorio? In questo particolare segmento che fa da molla per il turismo si inserisce anche il vino e la passione per esso. Che ha portato alla formazione di un filone di questo comparto: il turismo enologico.
Il buon vino, come in generale la buona tavola, può quindi essere il tema dominante di una vacanza. In che modo? Si può coltivare la passione per il vino, durante un viaggio, in modo parallelo ad altre passioni.
Tra una visita a un museo e una passeggiata nel centro della città che si è scelto di visitare, ci si può infatti avventurare nei meandri del mondo del vino assaggiando la produzione locale, gustando i calici del vino più buono che si produce nella zona in cui ci si trova e – perché no? – anche prevedendo l’acquisto di alcune bottiglie, per portare a casa un ricordo (e che ricordo) del viaggio.
Ma esiste anche un’altra possibilità: far sentire prepotentemente l’influenza del vino anche nella scelta della propria sistemazione per le vacanze.
L’importanza del vino nella formazione dell’identità turistica di un luogo
Ci sono zone che se sono diventate note è per merito – se non in via esclusiva almeno per buona parte – del vino che producono. È soprattutto in questi luoghi che si è sviluppato il fenomeno dei wine resort. Cos’è? Un piccolo angolo di paradiso per i turisti amanti del vino.
Alcune aziende vitivinicole, infatti, hanno deciso di portare alta la bandiera della loro produzione non soltanto per mezzo delle loro bottiglie ma anche grazie alla loro ospitalità.
Queste aziende, infatti, hanno deciso di diventare dei veri e propri punti di riferimento per gli amanti del vino, aprendosi al pubblico e consentendo così a chi lo desidera di vivere un viaggio alla scoperta del vino, una vacanza all’insegna della degustazione, un periodo di ferie dedicato a coccolare il palato.
Il “fenomeno” Wine Resort in Italia
Il “fenomeno” wine resort, avviato già da qualche tempo dalle aziende medio-grandi del settore vitivinicolo (per intenderci quelle che già da molti anni stanno facendo consocere la cultura italiana del vino nel resto del mondo), appare in crescita nel Bel Paese. Ma almeno per ora rappresenta comunque una nicchia.
Nicchia sì, ma dalle grandi potenzialità, visto che il turismo del vino (fonte: winenews.it) già ora “muove” un giro d’affari da 5 miliardi euro, attirando visitatori soprattutto dall’estero (87%, di sui 20% Germania, 8% Usa, 2% Paesi Orientali). Ma questo è il meno: se per gli esperti questi numeri rappresentano solo il 20% delle reali potenzialità del settore, è facile immaginare un futuro… “rosè” per i wine resort.
A maggior ragione perché negli ultimi anni stanno prendendo piede, grazie anche ad agenzie specializzate, i matrimoni organizzati nei resort del vino. A fruire di questa particolare opportunità soprattutto le coppie provenienti dall’estero. Ciò sta a signficare due cose. La prima: gli stranieri apprezzano tantissimo non solo il patrimonio artistico italiano, ma anche la sua cultura del vino. La seconda: si apre un nuovo canale per attirare turisti al di là dei confini nazionali. E questo canale è quello dei wine resort.
Questo è un concetto che sembra sia stato compreso in primis in Toscana – patria del Brunello e del Chianti – dove attualmente si contano, rivela ancora winenews.it, la bellezza di 65 wine resort. Ma il fenomeno si sta comunque espandendo a macchia d’olio anche in altre realtà a vocazione vinicola dell’Italia. A nord spiaccano Piemonte e Friuli Venezia Giulia, mentre nel Meridione cominciano a muoversi bene regioni quali la Sicilia o la Puglia, in particoalre nella zona di produzione del Primitivo di Manduria.
Vini pregiati a parte, i wine resort piacciono perché danno “ospitalità” anche alle bellezze paesaggistiche. Questi hotel speciali, infatti, possono vantare posizioni suggestive. Oltre al vino che si beve in quel luogo, quindi, nei wine resort è anche la cornice naturale a essere inebriante.
Turismo da wine lover: viaggio e vivo il vino
In un viaggio ispirato al vino ogni giorno è come un acino d’uva che va gustato fino in fondo: in un wine resort tutto deve quindi essere orchestrato per permettere a chi vi alloggia di vivere una vacanza coi fiocchi.
Spesso, quindi, le vacanze nel segno del turismo enologico comprendono, oltre alle degustazioni, la possibilità di prendere parte alla vendemmia (se il momento dell’anno lo permette) e l’opportunità di visitare le cantine, senza dimenticarsi di esplorare il mondo della cucina – quindi fare culinary e food tourism – anche assaggiando le prelibatezze del luogo. Naturalmente da abbinare a un ottimo vino.