Turisti a Napoli: la spazzatura conta più della criminalità
Il dato era emerso molto tempo prima dell’emergenza
Non è la criminalità a pesare di più in negativo sull’immagine di Napoli. Incidono molto di più la sporcizia, il traffico e quasi allo stesso modo la disorganizzazione dei servizi pubblici. Il dato è emerso da una ricerca promossa dal Centro Studi dell’Unione Industriali di Napoli guidato da Diego Guida, e dalla Sezione Turismo dell’Associazione, presieduta da Teresa Naldi.
In particolare, una indagine sul campo coordinata dall’Ordinario di Statistica presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi ‘Federico II’, Roberta Siciliano, ha messo in evidenza come, fin dalla scorsa primavera, durante il Maggio dei Monumenti 2007, i turisti intervistati associassero al capoluogo partenopeo, quale elemento di negatività, più gli effetti dell’emergenza rifiuti che altre componenti.
Gli stranieri, soprattutto, indicavano la sporcizia come la carenza principale: 40,6% dei casi contro la più contenuta ma comunque elevata percentuale (37,4%) degli italiani.
Dall’indagine è scaturita inoltre una tipologia di turista che si organizza da sé il soggiorno (49,3%), evitando il ricorso ad agenzie di viaggio e altri tramiti. I turisti arrivano a Napoli consultando internet o con il passaparola nel 55,8% dei casi. Effetto anche e soprattutto di lacune organizzative del settore. Lusinghiera è invece l’opinione manifestata dai turisti in ordine alle strutture ricettive alberghiere, con valutazioni di eccellenza assoluta che riguardano la metà di quanti hanno risposto al questionario.