Un solo evento non basta
Il mercato è ampio e pieno di infinite sfaccettature e sfumature. Esistono esigenze formative differenziate a seconda del settore di riferimento, soprattutto in un momento come quello attuale in cui si è preoccupati per il futuro e, nel contempo, c’è sempre più fame di sapere e di consigli concreti da poter applicare immediatamente al proprio business.
Ben vengano, quindi, quelle manifestazioni e quegli eventi di taglio pratico, incondizionati, indipendenti e veri che si svolgono all’interno di un clima informale, che favoriscono relazioni immediate, non filtrate e semplici.
Il mercato ha fame di eventi “community”, ovvero di eventi in grado dare concretezza al bisogno di formazione, socialità e di relazione. Tutti noi abbiamo un impegno etico e morale nel favorire la divulgazione, per consentire l’evoluzione del mercato piuttosto che del nostro giardino, ed è per questo che le manifestazioni hanno l’obbligo di avere una vocazione di diffusione capillare dei saperi e del sapere, piuttosto che quello di guardare ad interessi particolari.
La formazione non può essere controllata, né blindata e tanto meno può essere circoscritta in un solo ambito geografico. Essa deve invece essere diffusa a livello territoriale perché spesso la localizzazione può costituire un vantaggio o, in altri casi, uno svantaggio.
Per essere aiutato, il mercato ha bisogno del moltiplicarsi degli eventi formativi: per questo 12 WHR Web Hotel Revenue Seminar sono meglio di 1, anzi: la moltiplicazione di eventi simili non può che migliore gli stessi, oltre che consentire e favorire l’apertura di interscambi tra le varie manifestazioni.
Abbiamo tutti la responsabilità di moltiplicare le opportunità, di favorire lo scambio per contribuire alla divulgazione della conoscenza e di dare ampio spazio alle nuove tecnologie. Non si può e non si deve, né oggi né mai, controllare ed imbavagliare l’informazione ma piuttosto abbiamo tutti il dovere etico e morale di renderla libera favorendo in ogni modo la democratizzazione della scelta formativa: sono gli eventi a dover andare verso il mercato, e non il contrario.
“Bsocial or not Bsocial“? Per una volta non si tratta di un dubbio amletico. La risposta è semplicemente “sì”: occorre essere Social. E non solo per essere al passo con i tempi, ma anche sviluppare opportunità di business che, mai come oggi, passano principalmente attreverso le relazioni. Da tenere presente fondamentalmente una cosa: gli strumenti social non sostituiscono il marketing tradizionale ma creano quel valore aggiunto che nell’era 2.0 è indispensabile. Essere social vuol dire essenzialmente tessere relazioni in grado di mettere in contatto una qualunque azienda con milioni di utenti, semplicemente “conversando” – il che è anche piuttosto piacevole per chi ha voglia di comunicare – e raggiungendo il massimo dell’utenza senza troppi sforzi e senza soprattutto spendere una fortuna in pubblicità tradizionale.
Cosa più importante, anche in qesto modo si può garantire la creazione di User Generated Event che impediscono il monopolio delle informazioni sulle tecnologie, sul mercato online, sul social marketing e su quant’altro. Il WHR costituisce un valido esempio di evento che si dirige ad ampio raggio verso tutto il mercato, abbracciandolo ed ascoltandolo a 360°. Solo grazie a manifestazioni di questo genere possiamo andare incontro al futuro con la certezza e con la tranquillità di poter affrontare serenamente, ma soprattutto concretamente, ogni tipo di problema e di situazione avversa. Si può, ma soprattutto si deve, fare sempre di più.