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UNESCO, pubblicate le linee guida per l’energia eolica nei Siti Patrimonio Mondiale: un compromesso tra sostenibilità e tutela turistica

23 marzo 2023. L’UNESCO ha pubblicato le linee guida per mitigare gli impatti ambientali degli impianti di energia eolica nei Siti Patrimonio Mondiale.

Uno strumento estremamente utile per molti paesaggi, anche italiani, per coniugare l’energia rinnovabile con la tutela e la valorizzazione turistica dei luoghi.

L’UNESCO sostiene che fra le energie rinnovabili quella eolica è una delle più accessibili ed economiche.

Quindi bisogna supportare gli Stati nella protezione dei Siti Patrimonio UNESCO mentre avviene la transizione energetica, e guidarli a soluzioni possibili per i beni culturali, naturali e immateriali.

É un atto importante dell’UNESCO, considerando le dicotomie che i nuovi impianti creano nelle comunità locali.

Nel 2022 l’Italia ha mantenuto il settimo posto nella classifica del continente europeo dove, per nuovi impianti eolici, sono primi: Germania, Svezia, Finlandia, Francia e Regno Unito.

In Italia l’eolico copre solo il 6,5% (circa) della domanda elettrica complessiva.

Siamo lontani dagli obiettivi 2030, anche per i lunghi tempi autorizzativi, che in media vanno dai 5 ai 6 anni.

La formazione riveste un ruolo cruciale nella diffusione e nell’implementazione delle linee guida dell’UNESCO per mitigare gli impatti ambientali degli impianti di energia eolica nei Siti Patrimonio Mondiale.

Gli operatori del settore energetico e i professionisti del turismo devono acquisire competenze specifiche per coniugare la sostenibilità energetica con la tutela del patrimonio culturale e naturale dei luoghi.

La formazione può inoltre contribuire a sensibilizzare le comunità locali sulle opportunità e le sfide dell’eolico, e a favorire un dialogo costruttivo per conciliare le diverse esigenze.

L’UNESCO può svolgere un ruolo di coordinamento e di supporto per la realizzazione di programmi di formazione e sensibilizzazione, in collaborazione con gli Stati e gli altri attori interessati.

(foto-disegno Unesco)

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