<em>@galya wrote:</em><blockquote>Purtoppo, leggi sono talmente torbidi, che AT che accompagna le persone nelle visite delle città, come Vicenza o Venezia, non puo lavorare con calma. Sono sempre terrorizzata anch'io. Penso, che non è un reato di parlare con clienti almeno di storia? Se clienti privati non vogliano visitare Palazzo Ducale, ma, per cominciare, solo vedere la citta? E vorrei sapere: qualcuno almeno una volta e stato accusato di invadere compiti GT essendo AT? o sono solo le paure infondate? Grazie.</blockquote><br />
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Prendo ad esempio questo messaggio dell'utente Galya per spiegare la situazione in Veneto e sperando che la stessa Galya si liberi dalla paura e si tranquillizzi...<br />
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Allora, la legge regionale 33 del 2002 è quella che in Veneto disciplina anche le figure professionali turistiche.<br />
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Al Capo IV, sezione I, articolo 82, comma 2, si dice che "É accompagnatore turistico, chi per professione, accoglie ed accompagna persone singole o gruppi di persone in viaggi sul territorio nazionale o estero, curando l'attuazione del pacchetto turistico predisposto dagli organizzatori, prestando completa assistenza ai turisti con la conoscenza della lingua degli accompagnati, <strong>fornendo elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito</strong>".<br />
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Ora, cosa vuol dire la frase messa in grassetto? La interpreto così: se sono a Venezia posso fornire informazioni generali sulla Piazza di San Marco, facendone capire il ruolo, l'importanza e la bellezza in poche, rapidi, efficaci battute. Posso dire che quel palazzo risale all'anno X ed è in stile Y e che nella basilica di San Marco ci sono opere d'arte di assoluto rilievo risalenti all'epoca W e Z. Stop. Non mi inoltro oltre un determinato steccato.<br />
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Il problema che si pone è sempre lo stesso: qual è il confine tra GT e AT nel momento in cui si "spiega" un determinato sito? Non è che esiste uno strumento per valutare l'invasione di "campo", sta al buon senso e all'elasticità. Certo se dico che quel Palazzo è rinascimentale, è un conto. Se comincio a parlare dei proprietari storici e ad elencare le vicende che lo riguardano, è un altro. La prima cosa rientra nelle competenze dell'AT, la seconda della GT.<br />
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Ecco, in quella dicitura "elementi significativi" leggo la possibilità di dire due-informazioni-due che facciano capire al turista quello che è il senso di un sito.<br />
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Ma, attenzione, non vorrei essere frainteso! E non vorrei che qualcuno capisse/interpretasse male quel che ho scritto. <strong>Un AT ha soprattutto compiti di assistenza tecnica e fornisce questo tipo di informazioni di natura turistico-culturale muovendosi su un preciso "territorio" di azione che è quello di "accompagnare" un gruppo durante un viaggio</strong>.<br />
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Non vorrei che alcuni gruppi, per risparmiare, interpellassero un AT con la scusa di "fare un giretto" nella città A ed avere giusto qualche informazione scarna, rinunciando ad avvalersi della professionalità di chi, per legge, è deputato a fare questo mestiere, ossia la GT. Conterebbe poco, in quel caso, che il gruppo voglia poche o tante informazioni storico-culturali: ci vuole la GT, su questo non ci piove.<br />
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E' chiaro che nelle tre capitali storico-artistiche d'Italia, ossia Roma, Firenze e Venezia, ci sia più attenzione su questi aspetti, perché il flusso turistico è notevole e più alte sono le possibilità che ci siano comportamenti non propriamente corretti. Più tranquilli si è in provincia, dove la pressione è più allentata.<br />
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Nei grandi centri da tempo esiste la piaga dell'abusivismo e, spesso, chi esercita la funzione di GT non solo non ha mai superato o affrontato un esame, ma non ha neppure il patentino di AT.<br />
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Spero di esser stato chiaro ed esaustivo, ma resto a disposizione per ulteriori approfondimenti. :roll: