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agenzia viaggi tedesca - viaggi in Italia e altri paesi UE

GAndrea

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Buongiorno a tutti,
un conoscente è titolare di agenzia viaggi in Germania (ovviamente regolarmente costituita in base alla normativa lì vigente) dove, a differenza dell'Italia, non è richiesta la presenza di un direttore tecnico.
Avrebbe l'opportunità di organizzare alcuni viaggi per turisti italiani verso paesi UE (non necessariamente Germania) e viaggi per turisti italiani in Italia.
Ferma l'applicazione della normativa del paese in cui il viaggio viene svolto (ad esempio, in Italia è sicuramente necessario rispettare la nostra normativa e, quindi, il codice civile ed il codice del turismo che tutelano i turisti in Italia), qualcuno è a conoscenza di eventuali limitazioni?
Non volendo aprire sede in Italia, in base alla libera prestazione di servizi disciplinata dal TFUE potrebbe tranquillamente offrire tale tipologia di servizi? Qualcuno ha esperienza in merito?
Grazie
 
Buongiorno, in base alla libera prestazione di servizi disciplinata dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), il tuo conoscente può tranquillamente offrire servizi di organizzazione di viaggi per turisti italiani verso paesi UE e viaggi per turisti italiani in Italia senza aprire una sede in Italia. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni e requisiti da considerare.

Innanzitutto, è importante che il tuo conoscente rispetti la normativa del paese in cui il viaggio viene svolto, come hai già menzionato. Ciò significa che, se il viaggio viene svolto in Italia, è necessario rispettare la normativa italiana, come il codice civile ed il codice del turismo, che tutelano i turisti in Italia.

Inoltre, il tuo conoscente dovrà rispettare la normativa del paese di origine dei turisti. Ad esempio, se il tuo conoscente organizza viaggi per turisti italiani, dovrà rispettare la normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri.

Infine, è possibile che vi siano altre limitazioni o requisiti specifici che variano a seconda del paese di destinazione del viaggio. Ad esempio, potrebbero essere necessari permessi o licenze specifici per operare in determinati paesi. Il tuo conoscente dovrà assicurarsi di rispettare tutte le leggi e i regolamenti pertinenti nei paesi in cui offre i suoi servizi di organizzazione di viaggi.
 
Buongiorno, in base alla libera prestazione di servizi disciplinata dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), il tuo conoscente può tranquillamente offrire servizi di organizzazione di viaggi per turisti italiani verso paesi UE e viaggi per turisti italiani in Italia senza aprire una sede in Italia. Tuttavia, ci sono alcune limitazioni e requisiti da considerare.

Innanzitutto, è importante che il tuo conoscente rispetti la normativa del paese in cui il viaggio viene svolto, come hai già menzionato. Ciò significa che, se il viaggio viene svolto in Italia, è necessario rispettare la normativa italiana, come il codice civile ed il codice del turismo, che tutelano i turisti in Italia.

Inoltre, il tuo conoscente dovrà rispettare la normativa del paese di origine dei turisti. Ad esempio, se il tuo conoscente organizza viaggi per turisti italiani, dovrà rispettare la normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri.

Infine, è possibile che vi siano altre limitazioni o requisiti specifici che variano a seconda del paese di destinazione del viaggio. Ad esempio, potrebbero essere necessari permessi o licenze specifici per operare in determinati paesi. Il tuo conoscente dovrà assicurarsi di rispettare tutte le leggi e i regolamenti pertinenti nei paesi in cui offre i suoi servizi di organizzazione di viaggi.

Innanzitutto grazie per il riscontro.

Operando in Italia in regime di libera prestazione di servizi, non vi sarebbe quindi nessuna necessità di nominare un direttore tecnico, giusto?
In linea generale, per operare in Italia nel regime predetto, sono necessari ulteriori permessi o requisiti specifici?

Diverso sarebbe, invece, se volesse aprire una sede qua: in quel caso, se non sbaglio, opererebbe la libertà di stabilimento con l’obbligo di rispettare la normativa italiana per aprire una agenzia e, quindi, la necessità di un direttore. Corretto?

In definitiva, mi par di capire che l’unica limitazione ad operare in qualsiasi paese europeo sia il rispetto della normativa (del paese di destinazione e del paese di provenienza) a tutela del turista.
 
Sì, hai capito bene. Se opera in Italia in regime di libera prestazione di servizi, cioè senza aprire una sede stabile in Italia, non c'è la necessità di nominare un direttore tecnico. In questo caso, dovrà semplicemente rispettare la normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri.
In generale, per operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi, non sono necessari ulteriori permessi o requisiti specifici, a parte il rispetto della normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri.
Se, invece, decidesse di aprire una sede stabile in Italia, allora dovrebbe rispettare la normativa italiana per aprire una agenzia e, quindi, sarebbe necessario nominare un direttore tecnico. In questo caso, dovrebbe anche rispettare la normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri, oltre a qualsiasi altra normativa pertinente.

In definitiva, l'unica limitazione per operare in qualsiasi paese UE è il rispetto della normativa del paese di destinazione e del paese di provenienza a tutela del turista. Tuttavia, come ho già menzionato, potrebbero esserci altre limitazioni o requisiti specifici che variano a seconda del paese di destinazione del viaggio. Dovrà dunque assicurarsi di rispettare tutte le leggi e i regolamenti pertinenti nei paesi in cui offre i suoi servizi di organizzazione di viaggi.
 
Sì, hai capito bene. Se opera in Italia in regime di libera prestazione di servizi, cioè senza aprire una sede stabile in Italia, non c'è la necessità di nominare un direttore tecnico. In questo caso, dovrà semplicemente rispettare la normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri.
In generale, per operare in Italia in regime di libera prestazione di servizi, non sono necessari ulteriori permessi o requisiti specifici, a parte il rispetto della normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri.
Se, invece, decidesse di aprire una sede stabile in Italia, allora dovrebbe rispettare la normativa italiana per aprire una agenzia e, quindi, sarebbe necessario nominare un direttore tecnico. In questo caso, dovrebbe anche rispettare la normativa italiana in materia di protezione dei consumatori e di diritti dei passeggeri, oltre a qualsiasi altra normativa pertinente.

In definitiva, l'unica limitazione per operare in qualsiasi paese UE è il rispetto della normativa del paese di destinazione e del paese di provenienza a tutela del turista. Tuttavia, come ho già menzionato, potrebbero esserci altre limitazioni o requisiti specifici che variano a seconda del paese di destinazione del viaggio. Dovrà dunque assicurarsi di rispettare tutte le leggi e i regolamenti pertinenti nei paesi in cui offre i suoi servizi di organizzazione di viaggi.

Ti ringrazio, molto chiaro!
 
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