<em>@alice_91 wrote:</em><blockquote>Ciao a Tutti!<br />
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Un'informazione generale..ho letto che effettivamente questo patentino non ha validità per l'estero, o meglio, ha validità per viaggi organizzati da operatori italiani dall'italia per l'estero..ma nel caso in cui un'ente/agenzia/filiale estera, residente all'estero ma italiana, è valido il patentino? cioè se io volessi ad es. vivere all'estero e lavorare per una filiale italiana all'estero è possibile?</blockquote><br />
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Mmmhh.... dunque, la questione che poni è particolare, ma dipende da alcuni fattori che nella tua domanda non poni.<br />
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Teoricamente, per fare quello che dici tu, un ipotetico gruppo di giapponesi che tramite un'agenzia italiana volesse visitare la Danimarca, dove tu risiedi (sempre ipotesi), dovrebbe transitare per l'Italia per avere te come AT. E sarebbe l'ipotesi più facile, che non porrebbe dubbi, anche se in tal caso il gruppo dovrebbe essere "ricevuto" da te in Italia prima di proseguire il viaggio, sempre con te, per il resto d'Europa. Ma questo, al limite, si può superare come condizione.<br />
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Invece, da quel che credo, tu stai pensando ad un gruppo di americani che magari intende visitare Madrid dove risiedi (sempre ipotesi) dopo aver contattato la filiale spagnola di un TO italiano?!?<br />
In quel caso, la situazione è un po' più complessa, ma esistono direttive europee che equiparano le capacità professionali tra i cittadini dell'UE, quindi con la possibilità di lavorare all'estero, e le qualifiche ottenute in Italia a quelle rilasciate dallo stato membro in cui si risiede. Nello specifico tali direttive, che puoi scaricare da internet (sono anche in italiano, naturalmente) sono la 75/368/CE, la 75/369/CE, la 82/470/CE e la 99/42/CE che in Italia sono state recepite con i D.Lgs. 391 e 392 del 1991. Concernono in sostanza la libera circolazione delle professionalità, per la quale basta il rilascio di un attestato, rilasciato da chi ha accertato i tuoi requisiti (quindi dall'ente che ti ha fornito l'abilitazione dopo aver superato l'esame), che certifichi le competenze da te acquisite. Ma, attenzione: la cosa non è immediata! Nel senso che esiste un minimo di tempo necessario che deve trascorrere, come attività svolta, che poi ti consente di poter richiedere tale attestato. Chiaramente, la cosa vale anche in senso inverso, ovvero per un cittadino tedesco che vuole operare come AT in Italia, atteso che la legislazione tedesca è diversa da quella italiana e la materia turistica è disciplinata in modo sostanzialmente differente.<br />
Personalmente, consiglio a chi avesse intenzione di lavorare direttamente all'estero, mi riferisco sempre in ambito UE perché per i paesi extra UE la situazione presenta altre problematiche, di prendere info sulla legislazione del posto, di comprendere quali sono i meccanismi che portano all'equipollenza dei titoli ottenuti e di mettersi in regola con la normativa del paese interessato, in modo da evitare qualsivoglia discussione.<br />
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Spero di esser stato chiaro.<br />
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Dove intendi trasferirti nel qual caso? :wink: