Il blocco dei voli da e per la Cina ha coinvolto diverse compagnie aeree, ultima il 14 febbraio la
Lufthansa che ha annullato tutti i voli da e per al Cina fino al 28 marzo.
Nelle ultime ore l'Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile (
ICAO) ha diffuso una nota con alcune previsioni relative agli impatti economici del virus
COVID-19 sulla connettività aerea internazionale.
Attualmente l'ICAO riferisce che sono circa
70 le compagnie aeree che hanno cancellato tutti i voli internazionali da e per la Cina continentale, e che altri 50 vettori hanno ridotto le loro operazioni. Secondo l'organizzazione, questa mossa ha comportato una contrazione dell'80% del numero di passeggeri delle compagnie straniere nei voli per la Cina (o in partenza da quel Paese), ma anche una riduzione del 40% dei voli nazionali.
Le analisi dell'ICAO si sono soffermate sugli impatti voce turismo nel primo trimestre del 2020, dovuti alle riduzioni dei viaggiatori cinesi. La stessa organizzazione ha stimato che il Giappone potrebbe perdere
1,29 miliardi di dollari di entrate, seguito dalla Thailandia con 1,15 miliardi. I due Paesi, infatti, sono fra le principali mete dei turisti cinesi, insieme a Singapore, Vietnam e Corea del Sud.
La prima fra le europee, invece, è l'
Italia, che si posiziona ormai da tempo davanti a Francia, Germania e Spagna.