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RISCHI CIVILI E PENALI CONSULENTE TURISTICO. HELP !!

francesco11

Membro Junior
Buongiorno,<br />
mi capita di collaborare con delle agenzie nell'organizzare pacchetti turistici e gite. In particolare, con una di queste ho la libertà di trattare direttamente con i clienti. Ovviamente l'agenzia fornisce copertura tecnica e legale, e provvede a fatturare al cliente. Essendo libero professionista con P.I. (sono accompagnatore turistico) , nel caso di vendita io fatturo all'agenzia come consulenza turistica. Fin qui tutto bene. Poco tempo fa però un'agente di viaggio con cui sono venuto in contatto mi ha caldamente sconsigliato di proporre prodotti direttamente a clienti, in quanto , nel caso questi non siano soddisfatti del viaggio, o qualcosa vada male, poi possono rivalersi su di me ! I miei rischi sarebbero addirittura di tipo penale ! L'unico modo, a sentire questo agente, per "proteggermi" è una carta scritta in cui l'agenzia mi autorizza espressamente ad operare come loro consulente e trattare con i loro clienti. Così sarei tutelato e coperto da rischi dovuti alla mia attività. Il rischio sopra esposto sarebbe dovuto al fatto che il cliente conosce e tratta con me e non con l'agenzia (nel mio caso è proprio così) quindi per la Legge è normale che lui si rivalga su di me... Il mio commercialista, al quale mi sono prontamente rivolto per avere conferme, mi ha confermato i rischi (in un primo momento NESSUNO me ne aveva parlato), ed anzi ha addirittura aggiunto che nemmeno l'autorizzazione scritta dell'agenzia tutela completamente da un'eventuale chiamata in giudizio da parte del cliente. L'unica mia "salvezza", sarebbe, in caso il cliente mi faccia un reclamo o una causa, che io mi rivalessi sull'agenzia... eventualità che, chiaramente, io ritengo assolutamente sciagurata, perchè comunque comporta assunzione di un avvocato, rogne e spese legali, ecc. La risposta del commercialista, comunque, al momento , è piuttosto vaga, è per questo che mi sono deciso a scrivere a voi .<br />
Io vorrei chiedervi appunto se tutto quanto sopra esposto corrisponde al vero, per me è molto importante saperlo perchè , come sapete bene, le agenzie possiedono un ' assicurazione , mentre io non la possiedo, nè la posso possedere, non essendo intermediario di viaggi; è chiaro che se sto correndo dei rischi debbo valutare seriamente di cessare queste collaborazioni (anche se so che sono più che normali in campo turistico, e sono moltissimi coloro che procacciano/intermediano viaggi con la copertura tecnica delle agenzie).<br />
Vi ringrazio infinitamente per le vostre risposte.
 
Preg.mo Francesco 11,<br />
le tue perplessità sono più che legittime, il tuo commercialista ha perfettamente regione.<br />
Puoi operare, nell'ambito dell'intermediazione turistica, solo in nome e per conto di un'agenzia di viaggi. L'agenzia deve SEMPRE tutelare i clienti con apposite polizze per: responsabilità civile e per le cose portate, stipulando specifico contratto scritto da consegnare al cliente. Tali adempimenti danno diritto al cliente stesso di accedere al fondo di garanzia. Se l'agenzia, per la quale svolgi lavoro di procacciatore, non conosce tali adempimenti, probabilmente, non ricorda le norme.<br />
<br />
Ti elenco la normativa di riferimento, da me già citata. Tutti coloro che operano in ambito di intermediazione turistica: attraverso agenzie di viaggi e/o tour operators devono rispettare le leggi regionali in quanto materia di competenza residuale delle regioni articolo 117 della Costituzione italiana; e gli articoli dal 32 al 51 del decreto legislativo n. 79/2011 (Codice del turismo) che regola i pacchetti turistici.<br />
Inoltre, l'articolo 2084 del codice civile dispone che le condizioni per lo svolgimento dell'attività d'impresa sono regolamentate dalle normative di settore, in questo caso quelle sopra citate.<br />
<br />
La responsabilità civile e il risarcimento dei danni<br />
Il principio generale della responsabilità civile (e il risarcimento dei danni) si basa sulle norme e disposizioni del codice civile, in particolare, degli articoli 1218 e 1223 del codice civile (la responsabilità contrattuale), degli artt. 1337 e 1338 del codice civile (la responsabilità precontrattuale), dell'art. articoli dal 2043 (la responsabilità extracontrattuale o aquiliana o da fatto illecito) al 2059 e del codice civile (diffuse ipotesi di responsabilità civile e i relativi danni).<br />
La responsabilità contrattuale ed extra contrattuale e le ipotesi previste dagli articoli dal 2043 al 2059 (risarcimento dei danni).<br />
L'articolo 2043 del Codice Civile obbliga al risarcimento dei danni chiunque arrechi, con fatto proprio, doloso o colposo, un danno "ingiusto" ad altra persona (parte lesa). Principio del neminem laedere.<br />
Per quanto sopra, ritengo non sia corretto SCARICARE le responsabilità sulla tua persona che non essendo né abilitato né tutelato andresti incontro a notevoli rischi.
 
Ciao,<br />
<br />
ti ringrazio per la tua puntuale ed esauriente risposta, purtroppo però forse non mi sono spiegato bene quando ho formulato la domanda, perchè il mio quesito è differente dal problema da te trattato nella tua risposta.<br />
Io so benissimo che l'agenzia ha la polizza di assicurazione, eccetera, e che tutela i propri clienti. Come ti ho scritto, il viaggio è ovviamente organizzato con la copertura tecnica e legale dell'agenzia, che provvede anche a fatturare al cliente. Non è quindi questo il problema. Io volevo capire quali sono i MIEI RISCHI, visto che sono io che mi interfaccio con il cliente, e mi è stato detto che il CLIENTE PUò RIVALERSI SU DI ME IN CASO DI DANNI E PROBLEMI. Volevo capire se ciò è vero, e COSA POSSO FARE PER TUTELARMI. Quando io accennavo ad un contratto scritto, se leggi bene la mia domanda, non mi riferivo a quello tra l'agenzia ed il cliente, ma quello TRA ME E L'AGENZIA, in cui l'agenzia mi AUTORIZZA a trattare con i suoi clienti.<br />
<br />
Ti ringrazio per la tua pazienza, e ti sarei grato se tu volessi rispondermi anche stavolta.<br />
<br />
Grazie
 
Ritengo che, per svolgere al meglio la tua attività, tu debba prestare attività occasionale, finalizzata alle attività dell'agenzia. Detto questo:<br />
ART. 43 Codice del turismo<br />
(Mancato o inesatto adempimento)<br />
1. Fermo restando gli obblighi previsti dall’articolo 42 in caso di mancato o inesatto adempimento<br />
delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchetto turistico, l’organizzatore e l’intermediario<br />
sono tenuti al risarcimento del danno, secondo le rispettive responsabilità. Si considerano inesatto<br />
adempimento le difformità degli standard qualitativi del servizio promessi o pubblicizzati.<br />
2. L’organizzatore o l’intermediario che si avvale di altri prestatori di servizi è comunque tenuto a<br />
risarcire il danno sofferto dal turista, salvo il diritto di rivalersi nei loro confronti.
 
Gentile Sig. Saverio,<br />
<br />
mi ricollego al post trovandomi in una situazione analoga. Sono un referente con P.Iva di un'agenzia estera che riceve e assiste i clienti che soggiornano nella mia zona.<br />
Con una situazione di questo tipo quindi pacchetto turistico acquistato dal cliente straniero nella propria agenzia e il sottoscritto con contratto di collaborazione con la stessa, è possibile noleggiare un mezzo a nome dell'agenzia per il trasporto dei clienti in loco con il sottoscritto come conducente?<br />
<br />
La ringrazio<br />
<br />
Saluti
 
La risposta è positiva nel caso in cui sia l'agenzia ad ordinare, pagare e fatturare il noleggio senza conducente. L'agenzia di viaggi autorizzata nel proprio paese, attraverso specifico contratto di "Pacchetto turistico" di cui agli articoli 32/51 del codice del turismo, deve offrire tutte le condizioni per la tutela dei "consumatori turisti". Evidentemente lei deve essere in possesso di contratto o scrittura privata attestante la sua posizione nei confronti dell'agenzia di viaggi.<br />
Comunque, la situazione ottimale, come avviene abitualmente, è quella, da parte dell'agenzia "estera" di appoggiarsi, per i sevizi turistici ad agenzia di viaggi italiana.
 

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