Scienze del turismo, conoscere bene le lingue è fondamentale
Ciao,
mi ritrovo parzialmente in quello che dice Gianni, ossia sul fatto che una laurea non può darti la certezza di trovare un lavoro, anche se in realtà non dovrebbe essere così, altrimenti non si spiegherebbe perchè uno debba investire tempo e denaro in una cosa che non ha seguito.
Certo, davanti ad un selezionatore una persona fresca fresca di laurea ma con zero esperienze non è che sia molto appetibile, soprattutto in un settore molto pratico come quello del turismo, ma è proprio qui che, secondo me, sta il problema: se per lavorare in ambito turistico devo avere delle conoscenze pratiche, perchè in questi corsi di laurea insegnano delle cose “inutili” (sotto il punto di vista lavorativo, la cultura è tutt’altra cosa!!)?
Come ho già scritto in altri post, innanzi tutto ci vorrebbe una più chiara definizione del settore turistico: lavorare in adv/to o lavorare in un albergo comporta delle competenze totalmente diverse, e spesso i corsi di laurea inerenti al turismo anzichè focalizzarsi su alcuni di questi aspetti ti propinano un polpettone di nozioni che non sono spendibili in ambito lavorativo (vedi sociolgia del turismo, musicologia ecc..tutte cose interessanti per un proprio bagaglio culturale, ma del tutto inutili agli occhi di un potenziale datore di lavoro, che probabilmente non sa neanche che esistano sociologi del turismo!!).
La sensazione che si ha è che questi corsi non nascano con l’intenzione di creare figure professionali ambite e ricercate dal mercato del lavoro, ma solo per dare risalto al professore di turno che così può inserire esperienze di insegnamento nel suo curriculum! Sarebbe come pensare che chi studia informatica, anzichè imparare linguaggi di programmazione studiasse solo sociologia dei media! Ora, in tutti i corsi di laurea sono inseriti dei laboratori, magari interessanti ma totalemente inutili; perchè non prevedere dei laboratori dove lo studente possa intanto apprendere l’uso dei gestionali usati c/o adv o alberghi? Il problema non sta nell’esistenza di corsi di laurea, ma nella loro struttura: solo conoscendo ciò che il mercato del lavoro richiede dalle figure laureate in turismo si possono avere dei laureati che siano veramente appetibili, mentre in realtà, oggi come oggi, si creano solo delle aspettative che poi saranno disattese.
Io ho sempre sostenuto che sia comunque utile studiare (infatti mi sono iscritta alla specialistica) ma ora, il fatto che non serva a darmi delle chance nel lavoro, si sta trasformando da sensazione a certezza e non è che uno possa passare la sua vita a fare le battaglie contro i mulini a vento, perchè intanto il tempo passa e tu diventi, lavorativamente parlando, troppo “vecchio”!!
A questo punto mi verrebbe da pensare che sia meglio, dopo il diploma, cercare di fare un’esperienza lavorativa (certo, è molto meglio farlo quando ancora si vive con mamma e papà dato che lo stipendio che percepirai, sempre se lo avrai e non finirai a fare stage su come si fotocopiano i docs e su come si manda una mail, non ti permetterà di essere indipendente) e poi, se sarà veramente utile, ti iscrivi ad un corso di laurea in turismo, che è assolutamente sostenibile anche se lavori.
Purtroppo si sta creando ( e non solo in ambito turistico) una generazione di “dottori” di cui le aziende non sanno che farsene, la laurea vale come (se non di meno) di un diploma, se poi uno cerca un impiego nell’ambito della valorizzazione turistica di un territorio (cosa che avrei voluto io e che tanto viene sbandierata come sbocco professionale dal mio corso di laurea!) serve solo avere le conoscenza giuste!
A chi è ancora “giovane” e deve operare una scelta, ora mi sentirei di suggerire, se ha la possibilità, di andare all’estero, ma di farlo prima di laurearsi, imparare veramente le lingue soprattutto se vuole operare nel ramo alberghiero, conoscere altre culture che ti rendono molto più interessante, anche agli occhi di chi ti deve assumere, di un pezzo di carta, e, mal che vada, almeno ti sarai divertito, tanto per trovare un lavoro non qualificato e sotto pagato c’è sempre tempo!!
Lavy