Ciao Riky Maio grazie per aver condiviso la tua esperienza e non preoccuparti se ha scritto un papiro, è servito per spiegarti al meglio. Su aspetti così rilevanti per il proprio futuro non si può essere telegrafici come per la messaggistica su whatsapp!
E' giusto alla tua età preoccuparsi di cosa farai nei tuoi prossimi 50 anni, e se la scelta universitaria che hai fatto, o comunque la scelta di cosa fare dopo un istituto tecnico per il turismo, è quella giusta o meno.
La scelta universitaria è una tra le prime grandi decisioni che ci si trova a dover fare, quando tutte le precedenti sono state fatte o guidate da altri, sotto la prevalente influenza dei genitori. Questa non sarà sicuramente l’ultima delle decisioni importanti e non sarà certamente esente da errori, come tutte le altre scelte che ti toccherà fare nella vita. Ma è importante anche darsi il permesso di sbaglarne qualcuna e di poter correggere il tiro successivamente, mano a mano che cresci e che capirai effettivamente e concretamente i risvolti della tua scelta.
La scelta universitaria è molto importante, ma non significa necessariamente il vostro futuro, non rappresenta il vostro lavoro. La preparazione che riceverete all’Università e dalla vita universitaria, rappresenterà le basi per il tuo futuro, i pilastri delle tue conoscenze ed esperienze, ma non è una direzione obbligata, senza ritorno.
Il tuo racconto e la tua analisi sul piano di studi del corso di scienze del turismo è una fotografia comune a tutti i corsi di laurea. Non c'è da aspettarsi molto di più dall'università, ma purtroppo oggi per voi giovani laurearsi è diventato un passaggio quasi obbligato rispetto al passato, soprattutto se si hanno capacità, voglia e obiettivi di crescita professionale nel settore turistico alberghiero.
Quel piano di studi, probabilmente generico e poco legato specificatamente al settore turistico, serve a dare conoscenza e solide basi, ma l'università non ha la pretesa di formare al lavoro. Comprensibile il limite rispetto all'accesso ai concorsi pubblici, problema che sicuramente sarà prima o poi superato, ma anche in questo caso la scelta fatta non può essere condizionata da questo. In fondo anche i tuoi interessi in ambito turistico - agenzie viaggi e tour operator - sono un altro mondo rispetto al lavoro pubblico [tra l'altro molto esiguo e con poche opportunità occupazionali].
Che spesso alcuni corsi di laurea nel turismo sia stati creati per dare lavoro ai professori è un dato di fatto di cui esistono tracce da oltre dieci anni [vedi cit. in
Corsi di Laurea nel Turismo
.....Questi sono senz’altro da evitare perché nati per ragioni ben lontane dal voler formare i giovani alla carriera turistica, quanto piuttosto per “accontentare capricci accademici”, per “ottimizzare” o “garantire” l’impiego dei docenti di ruolo anche se le discipline hanno scarsa attinenza con il turismo, per “diversificare” le entrate delle università.]
Detto ciò non sentirti a terra e non scoraggiarti. Questa è solo una tappa della tua vita. Portala a termine perchè ti servirà comunque, devi prenderlo come un obbligo. Se puoi - nella scelta degli esami individuali - orientati verso quelli che sono i tuoi interessi, quindi fai scelte che siano già di utilità per il dopo laurea, non semplificare come spesso si fa, scegliendo quelli più semplici.
La pratica e la specializzazione non sarà l'università italiana a dartela, ti occorrerà l'utlima tappa, quella più professionalizzante, quella che ti formerà ad una professione specifica. Ma questo è un altro discorso che è molto presto da prendere.