Una delle vie possibili...
Il banchetto maieutico degli adepti essoterici
Ser Brunello, da Montalcino, Signore incontrastato delle Terre circoscritte dall'Orcio, dall'Ombrone e dall'Asso in quel di Siena, già dava segni d'impazienza, facendo pesare oltremodo il suo blasone, e non s'era che all'inizio.
Correva l'anno 1961, annata ottima.
L'aprutino Lo Psillo, il sannitico Martino e l'appulo Liside, nell'ordine finitimi, coordinati dall'ineffabile Mod, siedevano, per ragioni di rango incomprensibili, timidamente al desco.
Ser Brunello troneggiava a centro tavola, altero, quasi sprezzante, scrutando i commensali e la porchetta arrosto servita con contorno di patatine al forno, rigorosamente prive di maionese e ketchup..
Finalmente, dopo tanto temporeggiare, si diede inizio alla stura.
I Zalto Burgundy, turriti bastioni, ne furono subito pervasi e, consci della loro missione, riflettevano rubini riverberi sui visi dei luculliani.
Io e Martino esitavamo quasi intimiditi.
Fu Lo Psillo, per mero disegno olistico, e con gesto deciso e stupefacente, ad afferrarne uno per il gambo e rompere gli indugi sotto gli occhi vigili e senzienti del Mod, nostro sodale e mentore, e suggerne il contenuto.
(segue...)