Cassa integrazione, confermata la proroga. Niente blocco dei licenziamenti
La nuova cassa sarà retroattiva per coprire le esigenze di fine anno. Non sarà per tutti ma potrebbe essere limitata ai settori più in difficoltà, come la ristorazione o il turismo
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il
decreto Agosto è ufficialmente diventato legge. Tra le misure più importanti per arginare l’emergenza economica dovuta al coronavirus c’è la
proroga della cassa integrazione per Covid.
La cig non sarà per tutti ma potrebbe essere
limitata ai settori più in difficoltà, come la ristorazione o il turismo. Nessuna proroga invece per il
blocco dei licenziamenti in scadenza a fine anno.
Cassa integrazione prorogata al 2021 (e retroattiva)
In vista della legge di Bilancio, per aggirare la minaccia dei licenziamenti il Governo intende
prorogare la cassa integrazione per il 2021 e
renderla retroattiva all’ultima parte del 2020. La proroga del sussidio (che dovrebbe essere di altre 18 settimane) appare ormai certa, anche se potrebbe essere limitata ai settori più in difficoltà, come
la ristorazione o il turismo.
Verrebbero messi a disposizione fino a 5 miliardi di euro per coprire il periodo di cassa fino alla fine di quest’anno, in modo da agevolare, da una parte, le imprese che
concluderanno a novembre le 18 settimane di proroga in atto e da evitare, dall’altra, che le aziende possano cominciare a licenziare, visto che il divieto previsto dalla normativa sul coronavirus interessa solo chi fruisce del trattamento.
Dovrebbero esser anche confermati meccanismi che ancorano il
contributo richiesto alle aziende alla perdita di fatturato: ad oggi, la cassa è gratis solo per chi ha perso più del 20% di fatturato, mentre prevede un contributo del 9 o 18% rispettivamente per chi ha perso meno di quella soglia o non ha perso niente.
Nessuna proroga al blocco dei licenziamenti
Il
blocco dei licenziamenti collettivi dei lavoratori stabili
non sarà prorogato oltre la fine dell’anno. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a
Porta a Porta: “Non è pensabile un ulteriore blocco dei licenziamenti”, ha detto. Preoccupati i sindacati che temono una fase di licenziamenti di massa.
Il blocco dei licenziamenti era entrato in vigore in modo generalizzato
il 17 marzo. Con il dl Agosto, è diventato flessibile e, in pratica, precluso alle aziende che hanno fatto ricorso alle
18 settimane di ammortizzatori sociali o all’esonero contributivo previsto come alternativa alla cassa. Il licenziamento è rientrato in gioco in caso di cessazione dell’attività, in caso di accordi con incentivi agli esodi, in caso di fallimenti.
Esonero contributivo al 100% per l’assunzione dei giovani
Altra novità a sostegno dell’occupazione è quella di un
ulteriore esonero contributivo al 100% per l’assunzione a tempo indeterminato dei giovani. Un incentivo che terrà particolarmente in considerazione le donne, soprattutto quelle che devono rientrare al lavoro dalla maternità, e chi oggi ha un contratto a termine, indipendentemente dall’età.
quifinanza.it