Ho letto in giro che per non vivere il tedio generato dalla "reclusione" imposta da COVID-19, sono in aumento alcune pratiche masturbative non più tabuizzate.
«Le donne parlano di più di autoerotismo» afferma Silvia Picari, architetto di 33 anni che produce sex-toy di design in legno. Il 28% delle donne italiane dichiara di possedere e utilizzare abitualmente giocattoli sessuali, ormai commercializzati anche dalle marche di preservativi. Dildo e lubrificanti non sono più appannaggio di oscuri sex-shop nascosti da tende pesanti, ma sono venduti anche in “concept store” che somigliano a gioiellerie".
Non ci sono dati statistici su quante donne italiane si masturbino regolarmente ma secondo il Journal of Sex Research, circa l’85% delle donne americane ha affermato di aver praticato almeno una volta l’autoerotismo.
Il laboratorio di Silvia Picari è a Torino, in uno spazio di co-working condiviso con altre start-up che lavorano il legno. Nel laboratorio Silvia scolpisce dildo, plug e altre statuette, poi li vernicia a mano. Ma quando ha chiesto all'Università di Torino di essere iscritta nell'elenco delle aziende tra le quali gli studenti possono svolgere tirocini, il responsabile ha rifiutato, affermando che «
non possiamo creare uno scandalo all'Università».
credo che non faccia male