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Trasporto turisti da parte delle agenzie di viaggio

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Una recente sentenza della Corte di Cassazione numero 335/2024, pubblicata il 21 ottobre 2024. ha stabilito che le agenzie di viaggio possono effettuare il trasporto di turisti con mezzi propri, senza necessità di licenze specifiche per il trasporto pubblico non di linea. Questa decisione si basa su un'interpretazione del Regio Decreto n. 1949 del 1936, che disciplina le attività delle agenzie di viaggio.

Tuttavia, questa pronuncia ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, le agenzie di viaggio vedono un'opportunità per ampliare i propri servizi e offrire pacchetti più completi ai clienti. Dall'altro, i rappresentanti degli NCC (noleggio con conducente) e dei tassisti esprimono preoccupazioni riguardo alla concorrenza sleale e alla possibile proliferazione di servizi non regolamentati.

Gli NCC sottolineano che la loro attività è soggetta a rigide regolamentazioni: licenze professionali, veicoli dedicati, assicurazioni specifiche e controlli periodici per garantire la sicurezza dei passeggeri. Temono che la sentenza possa aprire la strada a fenomeni di abusivismo, penalizzando chi opera nel rispetto delle norme.

Anche i tassisti manifestano dubbi sulla legittimità di questa interpretazione, evidenziando che il Regio Decreto del 1936 potrebbe essere obsoleto rispetto all'attuale quadro normativo e alle evoluzioni del Codice della Strada. Ritengono che l'applicazione di una normativa così datata possa creare disparità nelle tutele assicurative e di sicurezza per i passeggeri.

Qual è la vostra opinione su questa sentenza?

La possibilità per le agenzie di viaggio di trasportare i propri clienti rappresenta un’opportunità di crescita per il settore o una minaccia per i professionisti NCC e i tassisti?

Questa apertura potrebbe incentivare fenomeni di abusivismo?

Potrebbe essere uno strumento per gestire meglio il flusso turistico o, al contrario, rischia di congestionare ulteriormente le nostre città?
 

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Lavoro da Tour Operator da quasi 30 anni e da quasi 20 usiamo nostri mezzi per gestire tour ed escursioni. Questo ci permette di controllare molto da vicino il nostro prodotto ma non abbiamo smesso di lavorare con NCC dai quali acquistiamo quasi il 70% dei servizi che offriamo.
Sono prodotti differenti e servizi differenti quelli offerto da NCC rispetto a quelli offerti dai Tour Operator direttamente ai propri clienti (pensiamo per esempio ai tour collettivi operati con minimo 1/2 partecipanti …. Appoggiarsi a NCC sarebbe un costo abnorme …. Di contro i tour “privati” sono una storia differente.

Potremmo anche aprire un vaso di pandora e parlare di NCC che si propongono per tour ed escursioni a clientela diretta con siti web che fanno invidia a Tour Operator e DMC …. Come ci comportiamo nei loro confronti, sarebbero passibili di esercizio abusivo di professione? Considerando che offrono spesso soluzioni “tutto compreso” con visite guidate e pasti in cantine, ristoranti etc?

Il Mondo del turismo andrebbe totalmente “rifondato” e le regole dovrebbero riflettere la realtà attuale, ma questo sarebbe possibile se ciascuno avesse il coraggio di svestirsi del proprio abito e uscisse dal proprio campanile per poter pensare agli interessi del compatto in genere … in questo modo con regole chiare e “realistiche” tutti avrebbero dei benefici e si lavorerebbe con maggiore serenità.
Buona Lavoro a tutti
 

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