Buona giornata a tutti,<br />
accolgo volentieri l’invito del moderatore e dopo aver letto gli interventi di Miko e della mia collega di Commissione vorrei anche io dire la mia opinione sull’argomento.<br />
Ricordo bene Miko: è una ragazza molto simpatica, brillante e molto sicura di sé, anche nelle materie d’esame, devo dire, nonostante faccia tutt’altre cose nella vita. Sono sicuro che la sua intenzione era quella di rassicurare i candidati che ancora dovevano dare l’esame orale, magari poteva risparmiarsi la frase che, giustamente, ha infastidito la mia collega. Vedi, cara Miko, io non so se nella vita ti troverai un giorno a sederti da questa parte e promuovere o bocciare un giovane alla disperata ricerca di una possibilità di lavoro. Ti assicuro che non è semplice. Le persone che tu ti sei trovata davanti, quando hai brillantemente superato i due esami, a prescindere dal fatto che ne sappiano più o meno di te, ed io sono certo che ne sanno molto più di te, sono persone che, come me, hanno dovuto e voluto mettere in campo la loro umanità oltre che la loro professionalità. Abbiamo fatto da anni questa scelta, che non è quella di promuovere tutti, perché non sarebbe giusto nei confronti di chi si sacrifica studiando e preparandosi seriamente, ma non è nemmeno quella di stare lì con la mannaia a tagliare teste se non raggiungono l’esatta media matematica richiesta dalla legge. Anche perché non si tratta di posti di lavoro ma di semplici abilitazioni e non a numero chiuso, dove la promozione di qualcuno potrebbe essere a discapito di altri. Aggiungo poi che nonostante la legge in Commissione ci mette tutti nello stesso livello, noi abbiamo ritenuto giusto stabilire delle priorità: insomma pensiamo che per chi vuole fare il direttore tecnico di agenzia di viaggio sia più importante saper fare un contratto, saper calcolare l’IVA su un viaggio, ecc. piuttosto che conoscere il Giapponese, senza offesa per nessuno. Non so se la strada che abbiamo scelto di percorrere sia quella giusta. Probabilmente un giorno ci capiterà di leggere qui qualcuno che scriverà che in giapponese o in geografia o in qualche altra materia non sapeva niente e “quei tonti della Commissione” lo hanno promosso ugualmente. Non sarà nemmeno questo a farci cambiare idea. Noi riteniamo sia giusto, come ho detto prima, andare aldilà delle formule matematiche, per cui cercheremo di valutare se complessivamente un candidato si è sufficientemente preparato per acquisire una determinata abilitazione…..poi sarà il mercato a fare la selezione cara Miko.<br />
Termino con una precisazione: i Commissari di lingua straniera devono verificare la conoscenza della lingua non dei contenuti tecnici per i quali ci sono i membri di legislazione, tecnica e geografia. Per questo chiedono le “cavolate” come le hai definite tu. Ma anche chiedendo le “cavolate”, credimi, si capisce subito se una persona conosce o no una lingua straniera.<br />
Buona giornata a tutti