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Del viaggiare, e del viaggiatore

Vietnam
Si può andare indietro nel tempo viaggiando alla (ri)scoperta dei luoghi della memoria.
I musei, baluardi della cultura, della rimembranza e della coscienza civica, ne sono l'esempio lampante.
Una visita ad Aushwitz, per esempio, è educativa per le nuove generazioni.
Un soggiorno in Vietnam vale lo stesso. Oltre alle bellezze naturali vale la pena visitare il War Remnants Museum di Saigon ed il "sentiero Ho Chi Minh", il tratto visitabile naturalmente, dove purtroppo c'è ancora qualche turista irrispettoso ed ignorante che si compiace di fotografarsi...

https://www.corriere.it/sette/ester...ce-c5fa492a-24ca-11ea-9531-c9ac2e82635a.shtml
 
Sardegna, la spiaggia La Pelosa di Stintino diventa a pagamento
Per salvarla dall’erosione causata dal passaggio dei bagnanti sarà a numero chiuso e costerà 3,5 euro a persona

18 febbraio 2020

Nelle corso delle ultime estati alcune delle più rinomate spiagge della Sardegna sono state prese d’assalto dai turisti. Troppi, secondo i sardi. Per mantenerle così belle dalla prossima estate cambierà tutto: accessi limitati, automobili off-limits e ingressi a pagamento.

La prima sarà la spiaggia La Pelosa di Stintino. Per salvarla dall’erosione causata dal passaggio dei bagnanti sarà a numero chiuso, con un tetto massimo di 1500 persone al giorno, ma bisognerà anche pagare un ticket che si attesterà intorno ai 3,5 euro a persona. Saranno esclusi dal pagamento i bambini fino a 12 anni. La tariffa sarà in vigore ogni anno dall’1 giugno fino al 30 settembre e si pagherà per entrate dalle 8 del mattino alle 18.

Addio ai furbetti. All’ingresso sarà consegnato a ogni bagnante un braccialetto biodegradabile di diverso colore in base al giorno della settimana. La spiaggia sarà raggiungibile a piedi anche dalle spiaggette vicine per una passeggiata, ma non si potrà sostare se non con il braccialetto al polso.



Già prima erano state imposte alcune regole che resteranno in vigore anche nell’estate 2020: l’obbligo di utilizzo della stuoia (e non il telo mare), il divieto di asportare sabbia dalla spiaggia, di introdurre animali fino alle ore 20 e di portare borse frigo e soprattutto resterà una spiaggia “smoke free”.

Riconosciuta universalmente come una delle più belle spiagge d’Europa, La Pelosa ha sabbia finissima, fondali limpidi e i colori turchese e azzurro del mare che si confondono col cielo.

Il panorama così suggestivo è dato dalle torri che la incorniciano e dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara che la proteggono dall’impeto del mare aperto. Negli Anni Settanta era famosa per le sue dune, ormai quasi del tutto sparite. Forse un giorno si riformeranno.

la-pelosa.jpg





La spiaggia La Pelosa @iStock

https://siviaggia.it/
 
I braccioli dell'aereo

Anche i viaggiatori che utilizzano spesso l’aereo probabilmente non ne conoscono tutti i “segreti”, a partire da quelli riguardanti i braccioli dei sedili. Molte possono essere le domande da porsi in merito: a chi spettano? C’è un modo per sollevarli e avere, di conseguenza, più spazio? Qual è il motivo per cui si abbassano durante il decollo e all’atterraggio? E per quanto riguarda l’igiene?
Proviamo a rispondere. Innanzitutto partiamo con il definire a chi spettano i braccioli, una questione tra le più discusse. I passeggeri di solito sono portati a pensare di avere diritto a un solo bracciolo ma non è proprio così. Infatti, chi occupa il sedile di mezzo ha diritto all’utilizzo di entrambi i braccioli.
Questo sedile centrale non offre i vantaggi di quello accanto al finestrino o al corridoio e il viaggiatore si trova spesso compresso in uno spazio angusto, magari tra sconosciuti: per ovviare almeno in parte al disagio, ha pertanto diritto a usarli tutti e due.
Se ancora lo spazio è scarso, basta premere un “bottone segreto” (non indicato dalle compagnie aeree) per alzare il bracciolo in modo tale da ottenere più libertà di movimento. Dove si trova questo bottone misterioso? Semplice: accanto alla cerniera. Una volta spinto, il pulsante il supporto sarà rilasciato e lo si potrà disporre in modo che sia allineato con la parte posteriore del sedile.
Un’altra domanda può riguardare la motivazione per cui i braccioli devono essere abbassati nel momento del decollo e in quello dell’atterraggio. Entrambe rappresentano le fasi più delicate di un volo in cui gli aerei di linea viaggiano a una velocità notevole. Fino a che non raggiungere la velocità di decisione, il pilota può comunque stabilire di interrompere il volo e fermarsi: se il bracciolo è alzato, finirà con l’abbassarsi bruscamente con il rischio di ferire qualcuno. Per questo, è buona norma rispettare sempre tutte le indicazioni impartite.
Infine, ma non per ultimo, diamo uno sguardo alla questione dell’igiene. I braccioli sono uno dei componenti più utilizzati del sedile e, di conseguenza, per quanto puliti accuratamente, andrebbero igienizzati con salviettine battericide e disinfettanti prima di usufruirne.


https://siviaggia.it/informazioni-utili/braccioli-aereo-tutto-quello-da-sapere/270313/
 
Da un po' di tempo a questa parte in Inghilterra va di moda il champing.
La "Churches Conservation Trust", organizzazione che mira alla conservazione e mantenimento delle chiese inglesi, ha ideato un nuovo modo di fare ospitalità: il champing, neologismo sincratico di church + camping.
In alcune chiese sconsacrate è possibile pernottare a patto che si provveda a portarsi tutto il necessario per il campeggio, dal sacco a pelo al cibo, in cambio di una modica somma.
In alcune chiese le panche sono state sostituite da delle brande.
Il pernottamento, dicitur, è molto suggestivo.
Si può prenotare il soggiorno da qui:
https://www.champing.co.uk/
 
Viaggiare con la fantasia: la Giamaica regala ore di musica reggae online
Chi non ha ancora avuto l’occasione di andare su quest'isola caraibica può studiare l’itinerario del prossimo viaggio da sogno

24 marzo 2020

Pensi alla Giamaica e immediatamente nel tuo cervello scatta la musica di “Jamming”, uno dei brani più celebri di Bob Marley. La musica, quella reggae, dichiarata Patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2018, ma non solo, anche ska, dub, rocksteady, ragga o dancehall, è sinonimo di questa esotica isola dei Caraibi dove la vita scorre lenta e a ritmo di musica.

A chi ha avuto la fortuna di trascorrere una vacanza in Giamaica le prime note di questa canzone faranno spuntare un sorriso sul volto. Chi, invece, non ha ancora avuto l’occasione di andarci potrà iniziare a studiare l’itinerario del suo prossimo viaggio da sogno.

L’Ente del turismo giamaicano ha creato una b con la migliore musica dell’isola caraibica, di ieri e di oggi, per ispirare i viaggiatori e far loro sognare la Giamaica. Da Jimmy Cliff a Konshens, passando per Beres Hammond e, naturalmente, Bob Marley, contiene oltre 200 canzoni e più di 15 ore di musica giamaicana, classica e moderna. L’album si intitola “Every little thing is gonna be alright”: ascoltatelo mentre sfogliate le immagini delle spiagge candide di Montego Bay e di Ocho Rios, mentre vi immaginate sotto le cascate del fiume Dunn o se vi teletrasportate seduti a un tavolino del mitico Rick’s Cafè di Negril.


Luoghi che fanno sognare, insomma. Del resto, come non innamorarsi di spiagge immense, acque limpide e un mare ricco di pesci tropicali? Quest’isola è ricca di litorali che sono dei veri e propri paradisi tropicali, molti dei quali ancora vergini. Per chi è alla ricerca di una vacanza fatta di spiagge, sole e di vita notturna, la Giamaica è la meta ideale.


I lidi giamaicani sono indubbiamente la meta preferita dei turisti perché hanno tanto da offrire dal punto di vista del relax, delle attività e del divertimento. Lungo tutta la costa ci sono anche molti locali dove ballare e ascoltare concerti sulla spiaggia. Se poi cercate anche un po’ di avventura potete aggiungerci un’escursione sul Black River, dove si possono avvistare i coccodrilli.

E se dovete scegliere un resort dove soggiornare, puntate il dito sul GoldenEye di Oracabessa Bay. È qui che, dalla mente di Ian Fleming, nacque il personaggio di 007, ed è qui sono state ambientate che molte delle avventure di James Bond. A cominciare da “007 – Licenza di uccidere”, il primo episodio della saga uscito nel 1962, per concludersi con l’ultimo film, “No time to die” che uscirà alla fine del 2020.

Fonte: siviaggia.it
 
Il turismo post coronavirus potrebbe segnare la rivincita degli alberghi su Airbnb
Ci vorrà del tempo prima che gli spostamenti, per lavoro o per turismo, tornino a essere disinvolti come lo erano fino a qualche settimana fa. Perché accada dovremo aspettare almeno il 2021. Ma anche allora, anche quando sarà tornato a sembrarci concepibile prendere un aereo o un treno, molte cose non saranno più come le ricordiamo.

CNN ha chiesto Adam Blake, professore di economia presso il Dipartimento del Turismo della Bournemouth University nel Regno Unito, come sarà il tursimo post v: cosa pretenderanno i viaggiatori e cosa dovranno offrire loro compagnie aeree, treni e alberghi.

Nella visione di Blake cambieranno soprattutto le richieste dei viaggiatori in termini di pulizia. Questo, potrebbe portare le compagnie aeree e ferroviarie a dover spendere più denaro e tempo per i servizi di pulizia approfondita delle cabine e dei vagoni e potrebbe allungare i prezzi e il tempi del viaggiare. Anche lo spazio richiesto dai viaggiatori sarà una voce importante, visto che nel mondo post Covid, ora che ci è stato ampiamente spiegato cosa succede alla saliva nell’aria, difficilmente accetteremo di viaggiare ammassati o, anche solo vicini.
Infine molto cambierà per gli alberghi che come, aerei e treni, dovranno rispondere a uno standard altissimo, quasi maniacale, di pulizia e igiene. Ma questo, per gli albergatori, potrebbe non essere poi un male e, a sorpresa, potrebbe ribaltare le sorti della sfida (che sino ad ora gli alberghi stavano rovinosamente perdendo) con AirBnB, in grado di garantire con meno efficacia gli standard di pulizia richiesti.
Vuoi vedere che arriva il colpo di coda e alla fine, la spuntano i (dati per morti) cari vecchi hotel?

https://it.businessinsider.com/il-t...egnare-la-rivincita-degli-alberghi-su-airbnb/
 
Ho ritrovato, nel disordine delle mie cartelle, queste considerazioni scritte circa tre anni fa da una liceale probabilmente allora ancora minorenne, che hanno l'effetto di aprire il cuore, almeno il mio.
Riflessioni, ripeto, di una liceale.
Godetevele.

La metafisica del viaggio
Inserito da Angela di Gregorio Categoria: La voce dello studente Pubblicato: 14 Febbraio 2017 Visite: 359

Tutto è viaggio. La realtà della nostra esistenza è permeata da continui spostamenti, da perenni mutamenti. Lo diceva Eraclito: tutto è mutamento, tutto si trasforma e, quindi, tutto cambia, tutto si muove.
La vita stessa è viaggio, come dice Todorov. Cos'è la vita umana se non una continua tensione verso qualcosa? L'uomo, dagli albori della sua esistenza, ha sempre teso verso ciò che era lontano, nuovo. Si può pensare che questa tendenza dell'uomo ad uscire fuori da sé stesso e andare incontro al mistero, forse, sia stato il motore scatenante del progresso.
Nell'uomo, infatti, a differenza delle altre specie, c'è sempre stata una forte inquietudine che l'ha portato a viaggiare, a spingersi al di là del limite e, quindi, a migliorarsi , a non limitarsi ad ottenere qualcosa ma a desiderare di andare sempre più lontano.
Il viaggio, infatti, è raramente da intendersi come un atto prettamente fisico: spostarsi materialmente da un punto all'altro della terra.
Sì, è vero, il viaggio è anche questo, ma uno spostamento fisico comporta sempre uno 'spostamento interiore': quando l'uomo si distacca dall'ambiente in cui è vissuto e va verso un ambiente nuovo, deve necessariamente adattarsi al nuovo ambiente cambiando il proprio modo d'essere, le proprie abitudini, cercando interiormente di andare oltre ciò che era un tempo per trasformarsi in una persona diversa.
Si può pensare, quindi, ad una dimensione più profonda del viaggio che consiste nella formazione interiore , nella trasformazione di sé, nell'incamminarsi verso ciò che è metafisico.
Questa dimensione più profonda del viaggio è forse una delle cose che ci distingue dagli animali, che si spostano solo fisicamente, per necessità e per istinto, senza che in loro il viaggio fisico comporti un viaggio interiore.
Lo diceva anche Dante nella 'Divina Commedia' dove nel canto ventiseiesimo dell'Inferno, Ulisse afferma: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute e canoscenza”. Ed è proprio l'eroe omerico, Ulisse, che ci fa riflettere riguardo questa dimensione interiore del viaggio mosso dal desiderio di conoscenza.
Tuttavia, come dice Magris: “L'Ulisse odierno non assomiglia a quello omerico o Joyciano, che alla fine ritorna a casa, bensì piuttosto a quello dantesco che si perde nell'illimitato”.
E forse è proprio questo il fine del viaggio umano: perdersi nell'illimitato. Forse è questo il senso dell'inquietudine che fin da piccoli ci accompagna e ci spinge ad andare oltre, verso una meta ignota, consapevoli solo della necessità interiore di incamminarci, di andare avanti, forse fiduciosi di trovare il senso della nostra esistenza, la verità su noi stessi, e, magari, un luogo, quello che cercava l'Ulisse, questa volta omerico, in cui sentirci a casa.
Tuttavia, non sempre l'uomo si sofferma a riflettere su questa dimensione del viaggio. Questo tipo di viaggio, come dice Todorov, richiede tempo, e l'uomo moderno tempo non ne ha. Per questo motivo l'uomo di oggi, di solito, quando per esempio viaggia fisicamente, preferisce soffermarsi sui soggetti inanimati e non su quelli animati. Se il viaggio, infatti, è sopratutto uscire fuori da sé stessi, il primo passo da fare, probabilmente, è rapportarsi agli altri esseri umani, cercare di conoscere gli universi inesplorati delle anime dei nostri simili e, quindi, viaggiare attraverso diverse culture, diverse usanze, diversi modi di pensare.
Tuttavia, l'uomo moderno, per il suo stile di vita frettoloso e la sua superficialità non si sofferma più nemmeno per conoscere l'altro.
Si può pensare che una necessità dell'uomo di oggi sia soprattutto quella di riscoprire la bellezza del viaggio, di dare nuovamente ascolto a quella voce interiore che lo incita da millenni a spingersi oltre, senza soffocarla con tante, piccole, inutili cose e distrazioni che gli fanno perdere il senso della sua identità.

Letizia Fornelli IV B, Liceo “F. De Sanctis” - Trani

http://www.lesnews-puglia.net/index.php/la-voce-dello-studente/452-la-metafisica-del-viaggio
 
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È la Sardegna la meta dove vorranno andare tutti quest’estate
Secondo una recente indagine, si evince che la maggior parte degli italiani ha voglia di viaggiare

9 aprile 2020

La maggior parte degli italiani che in questo periodo è chiusa in casa non vede l’ora di uscire. Una delle cose che più mancano sono i viaggi. Tanto che la maggior parte sta già pensando alle vacanze estive. Almeno quelle riusciremo a farle?

Secondo una recente indagine condotta da Portale Sardegna su un campione di viaggiatori italiani, si evince che la maggior parte dei nostri connazionali abbia la voglia e il desiderio di viaggiare, nonostante la situazione attuale.

Il sondaggio sottolinea che soltanto il 7% degli intervistati prevede di non partire affatto per le vacanze estive, di cui la maggior parte (l’83%) per motivi collegati all’emergenza Coronavirus. Il 59% di queste persone che hanno già deciso di rinunciare alle ferie estive crede, infatti, che saranno ancora in vigore delle limitazioni agli spostamenti.


Tra gli ottimisti sulla situazione futura, però, che prevedono – con più o meno certezza – di fare le vacanze quest’estate, il 96% punta di restare in Italia, e tra questi, l’82% indica la Sardegna tra le destinazioni più probabili per la propria vacanza estiva.

È la Sardegna, dunque, la meta dove vorranno andare tutti quest’estate. Almeno coloro che partiranno.

In previsione di tutti questi arrivi estivi, le più grandi realtà imprenditoriali dell’intera filiera del turismo sardo stanno già pensando a un piano d’azione efficace, al fine di garantire che la Sardegna sia un’isola sicura, riducendo al contempo al minimo le fonti di preoccupazione anche per la popolazione locale.

Tra gli interventi previsti sono inclusi la riorganizzazione del servizio di ristorazione, il distanziamento obbligatorio, la sanificazione costante di tutti gli ambienti e l’uso di dispositivi di protezione individuale da parte del personale. Queste garanzie di sicurezza igienico-sanitaria renderebbero ancora più propensi gli italiani a scegliere la Sardegna come meta delle proprie vacanze estive. Una meta dove per poter trascorrere una vacanza immersa in un territorio mozzafiato ma, soprattutto, in una costante condizione di sicurezza e quindi di tranquillità.

Che si scelga il Nord della Costa Smeralda, il Sud di Teulada o della Costa Rei, il selvaggio Sulcis o le isole dell’arcipelago della Maddalena, poco importa: la Sardegna è un’isola che racchiude alcuni degli ambienti che si ritrovano viaggiano per il mondo. Ci sono alcune spiagge caraibiche e altre simili a quelle che si incontrano nell’Oceano indiano, c’è un entroterra selvaggio come quello del Costa Rica e siti archeologici come se ne trovano in Africa, ci sono le torri spagnole lungo l’intera costa e città il cui centro è un intreccio di vicoli stretti come si vedono nelle medine nordafricane. Che bisogno c’è di andare altrove quando una sola isola include tutto ciò?

siviaggia.it
 
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