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Del viaggiare, e del viaggiatore

Puerti Escondidi

Abbiamo percorso un pezzo della Panamericana prima che Gabriele Salvatores girasse "Puerto Escondido": io, Salvatore (storico compagno di viaggi, siciliano) e altri due amici romani che abbiamo conosciuto casualmente a Miami, in auto, acquistata di seconda mano e rivenduta in Venezuela.
Anni eroici.
Ha comunque un certo valore quanto segue

 
Voli cancellati: richiedere il rimborso è un diritto
Occhio alle compagnie aeree che cancellano i voli appena prenotati: richiedere il rimborso, invece di un voucher, è un diritto.

Anche se il lockdown è finito ed i trasporti aerei stanno ripartendo, alcune compagnie aeree cancellano i voli appena prenotati, fornendo come motivazione la situazione causata dal coronavirus.

Può capitare, proprio in questi giorni, di prenotare un volo e, pochi secondi dopo, ricevere una comunicazione automatica da parte della compagnia aerea in questione di immediata cancellazione del volo. La motivazione fornita è quella che si sarebbe potuta leggere anche pochi mesi fa: norme relative al coronavirus.

Il problema sarebbe piccolo, se la compagnia assicurasse un altrettanto immediato e totale rimborso della spesa del biglietto. Peccato che non sia così: spesso ricorre al famoso metodo dei voucher, di importo pari a quello del costo del biglietto, da spendere – generalmente – entro un anno dall’immissione del voucher stesso. Tuttavia è lampante che il voucher costituisca un’alternativa molto più scomoda rispetto al rimborso.

Il diritto di chiedere un rimborso
A parte il fatto che le regole del lockdown stanno concludendo la loro validità in quasi tutti gli stati europei, è assolutamente fondamentale sapere che è un diritto richiedere il rimborso del costo del biglietto, anziché il voucher.

La compagnia aerea, al contrario, non ha alcun diritto a trattenere i soldi del biglietto in cambio di un voucher. Questo vale sia per i voli cancellati durante il lockdown, sia per quelli cancellati in questi giorni.

Inoltre, riguardo quest’ultimo periodo di apertura (così come nei periodi normali) il passeggero ha diritto a un risarcimento (la cui somma dipende dalla lunghezza della tratta aerea in questione), se la cancellazione del volo avviene con meno di 14 giorni di preavviso.

Cosa dicono ENAC e l’Antitrust
Secondo le norme giuridiche dell’Antitrust, la soluzione delle compagnie aeree di ricorrere ai voucher è in contrasto con la normativa europea: il voucher deve poter essere rimborsato.

L’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), è d’accordo: Dato che a partire dal 3 giugno sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord, le cancellazioni dopo tale data sembrerebbero operate da scelte commerciali e imprenditoriali dei vettori, non da motivi riconducibili all’emergenza; ricorda inoltre che il Regolamento Comunitario (ossia la normativa europea) prevede che le compagnie aeree, in caso di cancellazione del volo, forniscano, tra le altre cose, il rimborso del prezzo del biglietto, non un voucher dello stesso valore.

Cosa fare
(continua su https://www.latitudeslife.com/2020/...ingList&utm_medium=email&utm_campaign=28-2020 )
Testo di Stefano Ghetti|
 
In questo paese puoi avere un alloggio gratuito per una settimana
Un soggiorno estivo di una settimana in un piccolo paese dove il tempo sembra essersi fermato: ecco il comune del Molise che ha lanciato l'idea
7 Luglio 2020

Una settimana di vacanza gratis per riscoprire territori poco conosciuti al turismo di massa. È quanto offre San Giovanni in Galdo, un piccolo centro del Molise che apre le porte ai visitatori, accogliendoli senza far loro spendere un euro per dormire. Obiettivo: far conoscere e valorizzare il piccolo borgo del Centro Italia che conta poco più di 500 abitanti.

Il progetto si chiama “Regalati il Molise” ed è stato promosso dall’associazione Amici del Morrutto e dal Comune di San Giovanni in Galdo con l’intento di contrastare lo spopolamento del piccolo villaggio. L’iniziativa ha messo a disposizione 40 soggiorni gratuiti di una settimana in tre antiche abitazioni del paese. Una vacanza (qui un’altra offerta imperdibile!) all’insegna del relax e alla riscoperta delle tradizioni locali da godersi nel periodo estivo.

La proposta è stata un vero e proprio successo (come le case a 1 euro in Calabria) tanto da incuriosire anche la stampa internazionale, che ha dato molta eco al progetto: ben 2 mila le richieste giunte sia dall’Italia che dall’estero.


I primi turisti sono già arrivati e tanti altri ne arriveranno ancora fino a settembre, tutti pronti a immergersi in un contesto rurale, lontano dal caos cittadino che promette piacevoli sorprese. A cominciare dai suggestivi viottoli che attraversano il paese, passando per i favolosi panorami del circondario, per finire dalle gustose tradizioni culinarie locali.

E poi c’è la cordialità della gente del posto, che attende di accogliere i fortunati ospiti con i quali condividere abitudini, aneddoti e storie in un luogo meraviglioso dove il tempo sembra essersi fermato (esattamente come nella casa di Hansel e Gretel…).

I visitatori – scelti dai promotori in base alle loro motivazioni – diventeranno così testimonial di San Giovanni in Galdo e del Molise tra amici e parenti, che dopo il lungo periodo del lockdown a causa del coronavirus potranno essere tentati dal concedersi qualche giorno di ferie in questa parte poco conosciuta dello Stivale.

Insomma, davvero una bella occasione sia per i turisti per arricchire il proprio bagaglio culturale a costi contenuti che per il paese che si mette in vetrina conquistandosi la loro simpatia

supereva.it
 
Turchia, alla scoperta del più grande aereo sommerso
08 LUGLIO 2020

Un aereo che non riemergerà più e che oggi, incrostato di vegetazione, è un vero e proprio paradiso subacqueo della costa occidentale della Turchia.

Questo Airbus A300 – costruito a Tolosa nel 1980, con una fusoliera lunga 54 metri e larga 8 metri ed ali grandi 45 metri – domina i fondali marini di Kusadasi, attestandosi affascinante attrazione sottomarina.

Una storia, la sua, davvero particolare. Decollato per la prima volta il 14 marzo 1980, ha servito la Greek Olympic Airways per 20 anni, per poi essere destinato al trasporto merci. Acquistato da una compagnia privata, l’aeromobile è stato portato a Kusadasi, dove – privato di vetri e bordi affilati – è stato preparato ad hoc per un “volo” senza ritorno verso il fondale dell’Egeo.

Il particolare atterraggio, a 22 metri di profondità, è stato seguito da ben 3000 spettatori, uno spettacolo incredibile. Per resistere ai violenti maremoti lo scafo è stato attaccato al fondo sabbioso, per consentire ai subacquei una discesa verso il relitto in totale tranquillità e sicurezza.

E lo scenario a cui si trovano di fronte è davvero straordinario: i finestrini consentono alla luce di penetrare all’interno dell’aeromobile, illuminando un ambiente affascinante ed inquietante allo stesso tempo.

Momento clou dell’immersione è la visita della cabina di pilotaggio. Raccordi, cavi ed interruttori sono stati tutti rimossi, ma la sensazione di sedersi alla postazione di comando e di guardare oltre, nell’impenetrabile blu Mediterraneo, è a dir poco indimenticabile!

https://video.virgilio.it/guarda-vi...del-piu-grande-aereo-sommerso_bc6170094831001
 
Mah...:rolleyes:

Voglia di vacanze misurata su Google: da Gallipoli al Giglio col bonus in testa
L’analisi delle ricerche su Big G premia località come Giglio, Conero, Palinuro e la Puglia. Agli italiani interessano parchi acquatici, villaggi ma anche le modalità per ottenere il credito da spendere e le strutture dove spenderlo
di SIMONE COSIMI

Hotel, parchi, villaggi. Poi Gallipoli, Conero, Elba o Giglio, fra le mete più ricercate. E soprattutto, per chi ne ha diritto in base alla soglia Isee, con l’aiuto del bonus vacanze (qui la guida completa per richiederlo). Secondo l’indagine stilata da AvantGrade.com, società di digital marketing, sulla base delle ricerche effettuate dagli italiani su Google nel corso dell’ultimo mese, il cosiddetto “sentiment” è ovviamente legato a una grande voglia di relax e di svago. Anche se vale la pena ripetere sempre che non siamo fuori dall’epidemia e occorre attenersi, anche nei contesti vacanzieri, alle misure basilari di igiene e distanziamento, con l’uso della mascherina dove necessario.

Dopo l’annuncio del bonus vacanze si è dunque registrata la prima impennata sul motore di ricerca. In particolare, nel periodo dal 10 al 16 maggio, è emersa con forza la voglia di svago degli italiani. Partendo dall’argomento “vacanza”, eccezion fatta per la Campania che è stata la regione dove si è cercato di più, le zone più vivaci sotto questo punto di vista sono state quelle del Centro Italia. In particolare Umbria, Lazio e Toscana. Insieme a Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte. Cambia invece il dato delle città: Napoli ha più voglia di ferie seguita da Bologna, Genova, Brescia e Roma.
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Gallipoli, Puglia

l bonus vacanze, assegnato già a oltre 350mila nuclei familiari, è un altro forte interesse degli italiani: le chiavi più cliccate sono appunto “bonus vacanze covid-19”, “bonus vacanza come ottenerlo” e “chi accetta bonus vacanze”. Già, perché una volta accordato il buono, spendibile come credito sul conto della struttura e anche dei servizi di altro genere come quelli balneari a patto che siano inclusi nella stessa fatturazione e in parte come detrazione, bisogna individuare le strutture che lo accettino come forma di pagamento. Non sembrano essere moltissime. Per aiutare i beneficiari a orientarsi Federalberghi ha creato una piattaforma con l’elenco delle strutture, compresi b&b, case vacanze, agriturismi o villaggi, che aderiscono. All’utente basta inserire date e destinazione, ma anche solo la regione per chi volesse farsi ispirare, e visualizzare l’elenco degli alberghi. Simulando una ricerca per il fine settimane 24-26 luglio se ne trovano per esempio 235 in Emilia-Romagna, 61 in Sicilia, 111 in Toscana, appena 26 in Puglia e 36 in Sardegna. Ma anche 69 in Liguria.

Tornando all’indagine, emerge infine anche l’irrefrenabile voglia di ferie dei single, forse e in parte perché più colpiti dall’isolamento del lockdown: la ricerca “speed vacanze” segna infatti un +4.050%. Tra gli argomenti correlati, spiega l’analisi, le ricerche per destinazione regalano una conferma importante: gli italiani cercano opportunità da Nord a Sud del nostro Paese. Ancora troppi i problemi con l’estero, in particolare fuori dall’Unione Europea, con quarantene al rientro e situazioni sanitarie poco chiare. Le mete più ambite sembrano essere Gallipoli (che ha fatto segnare +300% di ricerche), la riviera del Conero (+200%), l’isola d’Elba (+200%) e l’isola del Giglio (+200%) e di nuovo la Puglia con Vieste (+180%).

Ma cosa cercano gli italiani? Chi ha effettuato più ricerche nel settore viaggi ha navigato in cerca di soluzioni diverse tra parchi a tema, guest house e mete specifiche. Per “Curon Venosta – comune Italiano” balzo del 950% (il paese altoatesino sulle rive del lago di Resia, e sul suo campanile sommerso, legato anche all’omonima serie tv su Netflix) mentre “parco acquatico” segna un +250%. Vanno forti anche le Cinque Terre con un +200% di ricerche, Finale Ligure (+150%), Porto Cesareo (+140%), Palinuro (+140%) e Sperlonga (+140%).
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Curon Venosta (Alto Adige)
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Per quanto riguarda gli hotel, le regioni più attive nella ricerca sono state Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Val d’Aosta. Non c’è purtroppo da stupirsi: i dati dimostrano la voglia di evadere dopo il lockdown, soprattutto dai territori più colpiti. Chi ha cercato un albergo si è soffermato su località specifiche, che hanno dunque fatto registrare forti picchi: la già vista Palinuro (+250%), Varazze (+200%), Finale Ligure (+170%), Tropea (+170%) e l’isola di Ponza (+170%).

Anche i villaggi però sono molto ambiti dagli italiani, soprattutto al Sud. Campania, Puglia e Basilicata sono infatti le regioni più attente a questa soluzione, buona per tutta la famiglia. Infine, per quanto riguarda le case vacanza, le richieste su Big G dimostrano quanto sia un’opzione che piaccia a campani, laziali e siciliani. La parola chiave più ricercata in tal senso è “casa vacanze puglia” (+250%). Continua a convincere, è ormai un evergreen per gli italiani, anche la soluzione agriturismo.

(continua su https://www.repubblica.it/viaggi/20...12768/?ref=RHPPBT-VV-I255524735-C6-P6-S1.6-T1 )
 
Coronavirus, "Sì" al trolley in cabina in aereo
La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: la decisione iniziale di non portarli come bagaglio a mano era stata presa "dalle compagnie aeree e non dal governo"
14 luglio 2020

Il trolley può essere portato di nuovo come bagaglio a mano nei viaggi in aereo. Una novità che la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, chiarisce nel corso di un'intervista a Radio anch'io su Rai Radio1. Spiega che la decisione iniziale di non portarli come bagaglio a mano era stata presa "dalle compagnie aeree e non dal governo". "Ma aveva una sua ratio - ha spiegato - quando si mettono i trolley nelle cappelliere si producono infatti degli assembramenti e dei contatti". Anche se, ha sottolineato, "quelle vicinanze non vanno mai sopra i 15-20 minuti che è il tempo in cui avviene il contagio". E comunque "adesso il trolley si può portare"
Mentre a proposito del fatto che a bordo degli aerei si sta seduti molto vicini, la sottosegretaria ha aggiunto: "Si sta attaccati perchè in realtà l'aria è sanificata. In cabina, appena si accendono i motori, comincia una sanificazione permanente dell'aria".

Oggi il ministro Speranza annuncerà la proroga delle misure di contenimento del virus, assunte fino adesso, fino al 31 luglio. Farà luce sui provvedimenti contenuti nell'ultimo Dcpm in materia. "Sono tutte le misure di contenimento - ha ricordato Zampa - come l'uso della mascherina e il divieto di assembramento, il distanziamento, le disposizioni date a ristoranti e ai locali chiusi". E sulla Lombardia che ha tolto l'obbligo della mascherina all'aperto, ha commentato: "Mi pare giusto, è una cosa di buon senso".

repubblica.it
 
Le mete più sognate per tornare a viaggiare. Nel mondo vince Dubai, gli Italiani vogliono le Maldive
Lo studio del Tour operator Kuoni, che ha analizzato i dati Google Trends da marzo scorso. A livello globale, la metropoli degli Emirati precede il Canada. Gli italiani rimangono fedeli all'arcipelago eden dell'Oceano Indiano. Il Belpaese invece è la meta più sognata da turchi, spagnoli e sauditi

di MICOL PASSARIELLO

15 luglio 2020

Strutture rimaste chiuse, voli cancellati, corridoi turistici, quarantene imposte al rientro. Arrendiamoci: questo non sarà l’anno dei grandi viaggi.

Nella calda estate del Covid-19 partire significa fare lo slalom tra restrizioni, mascherine, regole e distanziamento sociale. Sono ben pochi i temerari che hanno sfidato paure, limiti e virus per volare dall’altro capo del mondo, un rischio dai costi troppo elevati. Meglio congelare ogni desiderio e rimandare tutto al prossimo anno, sperando che l’incubo pandemia sia un capitolo chiuso.


Sognare, intanto, non costa nulla: quando il Coronavirus sarà passato, quale sarà il primo viaggio internazionale che farete? Una domanda che si sono posti in tanti a quanto pare, a ogni latitudine: infatti da marzo scorso “2021 holiday”, vacanze 2021, sono state tra le parole più cercate su Google.

Basandosi sui dati di Google Trends sulle destinazioni più cliccate per il 2021 tra 131 Paesi del mondo, l’operatore turistico Kuoni ha disegnato la mappa delle destinazioni più sognate per l’anno prossimo dai viaggiatori.
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Dubai


Tra le mete più cercate, al primo posto ci sono gli Emirati Arabi Uniti, con la scintillante Dubai, che si riconferma un’attrazione cosmopolita e divertente. Al secondo posto il bisogno di natura spinge verso gli scenari selvaggi del Canada. Seguito dagli Stati Uniti: per chi vivrà l’estate 2021 all’insegna dell’American Dream, le tappe più gettonate saranno Florida, Las Vegas, New Orleans e l’intramontabile New York City. Ritroviamo il deserto e il Medioriente anche al quarto e quinto posto, con il Qatar e l’Egitto.

Ma la ricerca va più a fondo: quali saranno le destinazioni più ambite da ogni singola nazione? Ne esce un ritratto curioso sui gusti e le preferenze di ogni cultura e popolo. Il Belpaese è il desiderio numero uno di turchi, spagnoli e sauditi: secondo Google e Kuoni, l’Italia è stata la destinazione più cliccata da questi paesi, che ne ammirano le bellezze artistiche, paesaggistiche e storiche. I russi voleranno al caldo in Sudamerica invece, prediligendo le calde coste del Messico, tra giungle, rovine Maya e coste incontaminate.

E se gli australiani torneranno a immergersi nella natura lussureggiante delle Isole Fiji, una destinazione turistica in cui viaggiano spesso, i neozelandesi, così come olandesi, serbi e croati, opteranno per le spiagge indonesiane di Bali, tra onde da surf e magnifici resort.

Americani e canadesi vanno a braccetto (in vacanza) e sognano entrambi una destinazione affascinante come il Giappone. Le mille luci di Tokyo, i templi di Kyoto, l'imponente foresta di bambù di Arashiyama e Sagano, il Monte Fuji e tanto altro sono il desiderio poi di chi vive in Nord America, per la prossima estate.
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Maldive


Tornando nel Vecchio Continente, gli europei hanno sogni diversi, che li porteranno a sparpagliarsi per il globo. Gli abitanti della Repubblica Ceca, per esempio, si godranno una vacanza a Zanzibar, mentre gli svizzeri andranno in Grecia e i Portoghesi in Argentina. I finlandesi restano fedeli ai paesaggi nordici, cercando una fuga nella vicina Norvegia. Faranno poca strada anche i francesi, che sognano Bruges, Anversa e Gand in Belgio. I norvegesi, al contrario, preferiscono il caldo e il mare, e attraverseranno mezzo mondo per andare nella soleggiata Australia.

E gli italiani?

(continua su https://www.repubblica.it/viaggi/20...09664/?ref=RHPPBT-VV-I255524735-C6-P7-S1.6-T1)
 
Covid, in viaggio con la mascherina. E l'aria va sanificata ogni 3 minuti in aereo
Le principali restrizioni prorogate a fine luglio con il nuovo Dcpm si applicano anche per chi si sposta in treno, autobus, nave o aereo

di VALERIA PINI

15 luglio 2020

Negli aeroporti e nelle stazioni la tendenza è quella di accalcarsi verso le uscite e di non rispettare le distanze di sicurezza. Eppure delle regole ci sarebbero. Le principali restrizioni prorogate a fine luglio con il nuovo Dcpm si applicano anche per chi si sposta in treno, autobus, nave o aereo. Fra queste c'è l'obbligo di mascherina nei luoghi chiusi, il distanziamento di almeno un metro e le misure igieniche a partire dal lavaggio delle mani. Consigli che ritroviamo anche sulle linee guida sui trasporti. Fra i provvedimenti c'è inoltre la sanificazione dei locali e dei mezzi di trasporto deve riguardare tutte le parti frequentate da viaggiatori e/o lavoratori.
Gel e mascherine
Nelle stazioni ferroviarie, nelle autostazioni, negli aeroporti, nei porti e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza devono esserci dispenser contenenti soluzioni disinfettanti per i passeggeri. All'ingresso e nella permanenza nei luoghi di accesso al sistema del trasporto pubblico e all'interno dei mezzi, è inoltre obbligatorio indossare una mascherina, anche di stoffa. Per limitare al massimo il contagio è necessario incentivare la vendita di biglietti con sistemi telematici.
Se hai difficoltà a visualizzare il contenuto nel box qui sotto, clicca su questo link per scaricare la versione pdf del documento completo (https://static.gedidigital.it/repubblica/pdf/2020/cronaca/lineeguida.pdf )
Aereo
In aereo dovrebbe esserci una netta separazione delle porte di entrata e di uscita, in modo da evitare l'incontro di flussi di persone. L'aria a bordo va rinnovata ogni tre minuti. È prevista la misurazione della temperatura prima dell'accesso all'aeromobile e non può salire chi ha una temperatura superiore a 37,5°C. E prima dell'imbarco, va compilata un'autocertificazione che attesti di non aver avuto contatti stretti con persone affette da Covid. Gli indumenti personali come, ad esempio, le giacche, da mettere elle cappelliere, dovranno essere custoditi in un apposito contenitore monouso, consegnato al momento dell'imbarco. Questo per evitare il contatto tra gli indumenti personali dei viaggiatori.

Nelle operazioni di sbarco e imbarco dei passeggeri va utilizzato, quando possibile, il finger in via prioritaria e in caso di trasporto tramite navetta, va evitato l'affollamento, prevedendo una riduzione del 50% della capienza massima prevista per gli automezzi e una durata della corsa comunque inferiore ai 15 minuti, garantendo il più possibile l'areazione naturale del mezzo.
Treno
Distanziamento fisico anche in treno con applicazione di marker sui sedili non utilizzabili. È stata eliminata la temporizzazione di chiusura delle porte esterne alle fermate per facilitare il ricambio dell'aria all'interno delle carrozze ferroviarie. Anche qui è prevista la sanificazione sistematica dei treni e il potenziamento del personale dedito ai servizi di igiene. All'arrivo in stazione si prevede una specifica regolamentazione di salita e discesa in modo da evitare assembramenti
Nave
Regole analoghe si applicano anche per il trasporto marittimo, dove si chiede di evitare, per quanto possibile, i contatti fra personale di terra e personale di bordo e, comunque, mantenere la distanza fra persone di almeno un metro. E le Linee guida prevedono l'utilizzo di macchinari specifici che permettono di realizzare la disinfezione dei locali di bordo e di uffici, biglietterie e magazzini.

repubblica.it
 
Ryanair, biglietti aerei scontati per volare ad agosto
Ryanair ha lanciato un'offerta dell'ultimo minuto con tantissimi voli scontati per viaggiare durante tutto il mese di agosto

21 Luglio 2020

Ryanair ha lanciato un’offerta dell’ultimo minuto con tantissimi voli scontati per viaggiare durante tutto il mese di agosto. L’offerta low cost scade il 22 luglio. Chi non ha ancora prenotato una vacanza perché non sapeva finora dove si potesse andare, può farlo ora approfittando degli sconti.

Ma anche nel caso non si riuscisse per qualche motivo a partire, Ryanair ricorda che è tuttora in vigore il cambio volo gratuito, che si applica alle nuove prenotazioni effettuate a partire dal 10 giugno scorso per i viaggi programmati a luglio, agosto e settembre.

Se quest’anno volete sostenere l’economia italiana e restare in patria, le offerte non mancano. La Puglia, che quest’anno è la meta più richiesta dai nostri connazionali (e lo sarà ancor più dopo il tour promozionale di Chiara Ferragni), è raggiungibile con voli a partire da 9,99 euro a tratta. Si vola su Brindisi e Bari e poi ci si sposta verso Gargano o Salento a piacimento. Magari si affitta un trullo o una masseria, possibilmente con piscina e la vacanza è garantita.

Se invece preferite andare in Sicilia, dove oltre al mare si può trascorrere una vacanza culturale, enogastronomica o sui luoghi di fiction (vedi Montalbano) e film ci sono voli low cost per Palermo e Catania sempre da 9,99 euro da quasi tutti gli aeroporti d’Italia.

Tra le mete in offerta c’è poi la Grecia e sappiamo che questa notizia farà felici molti amanti dei viaggi che ogni estate la trascorrono su un’isola ellenica e che quest’anno, per via della pandemia, temevano di non poterlo fare. Ci sono voli per Creta, Corfù, Rodi, Cefalonia e Zante, ma anche per la bellissima città di Salonicco, porta della Penisola Calcidica, a partire da 9,99 euro a tratta. per chi può spendere qualcosa in più (15-30 euro) si può volare su Mykonos o Santorini o su Atene e poi prendere un traghetto per altre isole dove non arrivano aerei.

siviaggia.it
 
Viaggio di gruppo, sostenibile e a prova di distanza: in Italia la app delle avventure responsabili
Sbarca nel Belpaese la spagnola Huakai, per viaggiatori fra i 25 e i 40 anni: tra velieri alle Baleari, avventure islandesi e coordinatori esperti mai in più di 15 persone. Con il calcolo della CO2 e i programmi di compensazione ambientale

di SIMONE COSIMI

20 luglio 2020

Viaggi di gruppo sostenibili e responsabili. Progettati per proteggere la fauna selvatica con cui i turisti interagiscono, le comunità locali che incontrano, le attrazioni turistiche che visitano. E anche viaggi “carbon free”: prima della partenza viene misurato l’impatto in termini di CO2, scegliendo soluzioni che consentano di ridurlo il più possibile e sostenendo diversi progetti compensativi, dalla riforestazione delle aree incendiate in Spagna con “Bosques sostenibles” al rimboschimento su terreni degradati negli stati indiani di Orissa, Andhra Pradesh e Chattis fino al progetto eolico “Oaxaca III” nella regione messicana di Oaxaca che produce energia pulita per circa 700mila abitazioni della zona. Questa è la formula di Huakai, una realtà per viaggi di gruppo nata in Spagna che sbarca ora in Italia con il suo format.

Barca a vela, kayak, trekking ad alta quota o viaggi alla scoperta di paesaggi naturali unici al mondo. Huakai mescola avventura, relax ed esperienze culturali. Una startup dei viaggi attiva dallo scorso settembre: nata da un’idea del madrileno Francesco Cerro e del marchigiano Roberto Castelli che, dopo aver venduto oltre 100 viaggi tra dicembre e febbraio, hanno deciso di non lasciarsi fermare dalla pandemia e hanno scelto l’Italia per proporre la loro personale formula di viaggio. Anche in epoca di sicurezza e distanziamento sociale.
D’altronde sempre più giovani ricercano esperienze di viaggio emozionanti da poter condividere con un gruppo di persone affini, per età e interessi, per retroterra e passioni. Per questo i viaggi Huakai sono organizzati in piccoli gruppi da sei a 15 partecipanti al massimo, guidati da un coordinatore esperto, che si occupa di tutta la gestione dell’itinerario. Le mete proposte sono ritagliate su misura di partecipanti dai 25 ai 40 anni che vogliono scoprire il mondo, vivere nuove avventure e stringere amicizie che, si spera, dureranno una vita. Facendolo però in sicurezza: durante ogni viaggio verranno “osservate scrupolosamente le norme del Paese di destinazione”, spiegano dalla startup, in modo da tutelare la salute di ogni viaggiatore. Il coordinatore Huakai garantirà il rispetto delle regole da parte di tutti e, grazie alla partnership con mascherine.it, ad ogni partecipante verranno forniti dispositivi di protezione individuale (mascherine e gel disinfettante).

Per il 2020 la prima tra le mete proposte per l’estate 2020 è proprio la Spagna, con quattro destinazioni: un surf camp nella selvaggia Spagna del Nord, il leggendario Cammino di Santiago in Galizia, la navigazione in veliero per le Baleari (Ibiza e Formentera) e un mix di cultura e spiagge incantate in Andalucia. Le altre mete europee spaziano dalla Grecia alla Croazia passando per il Portogallo, l’Islanda e la Scozia. Mentre sono in fase di finalizzazione itinerari a zonzo per Sicilia, Sardegna e Puglia per chi – e sono giustamente molti per i timori dell’epidemia – quest’estate vuole divertirsi rimanendo in Italia. Anzi, riscoprendola con occhi diversi.

“I nostri action travel uniscono l’esplorazione all’avventura, creando viaggi di gruppo indimenticabili e al tempo stesso rispettosi dell’ambiente - dice Roberto Castelli, co-founder di Huakai - oltre a ridurre l’uso della plastica monouso e a lavorare con provider con altissimi standard di rispetto dell’ambiente, abbiamo iniziato a calcolare le emissioni di CO2 generate per ogni viaggio, che vengono compensate investendo l’equivalente in progetti di riforestazione e di generazione di energia pulita. Siamo consapevoli che la sostenibilità non è un risultato, ma un percorso, che vogliamo continuare a seguire per rendere i nostri viaggi sempre più sostenibili per il pianeta”.

Non a caso, per il futuro l’obiettivo è espandere l’offerta anche verso altri paesi europei ma sempre con un occhio attento alla sostenibilità, aspetto fondamentale in ogni viaggio che viene organizzato grazie anche alla certificazione (in attesa) come B Corp, cioè una società certificata che applica standard credibili, completi, trasparenti e indipendenti di prestazioni sociali e ambientali in cinque categorie: governance, lavoratori, clienti, comunità e ambiente.

“Tutto inizia dalla nostra community di viaggiatori, che è riunita in un gruppo Facebook - aggiunge Fernando Cerro, co-fondatore di Huakai - qui è possibile conoscere i propri compagni di viaggio e iniziare a fare gruppo ancora prima di partire”. Per spingere verso la ripartenza, Huakai ha messo in campo un programma di sconti fino a 200 euro per tutto luglio sui propri viaggi. Ma quanto costano gli itinerari? Per il surf camp spagnolo ci vogliono, già scontati, 749 euro per otto giorni e sette notti. Ovviamente dai viaggi rimangono esclusi i trasferimenti da e per i punti di partenza, che possono incidere non poco ma che a ben vedere lasciano grande libertà ai partecipanti, e gran parte dei pasti. Includono invece gli alloggi, il noleggio dei mezzi, le lezioni di surf, l’assicurazione, alcune cene e altri servizi.

"Ho visto che negli ultimi anni in Italia i temi della sostenibilità e il rispetto per l'ambiente sono diventati sempre più importanti – conclude Castelli a Repubblica – siamo sicuri che i viaggi Huakai riusciranno a trovare un loro pubblico anche qui, come ci confermano le prime prenotazioni che stanno già arrivando, nonostante l'incertezza generale dovuta al Covid che ci costringe a navigare a vista. Crediamo in una risposta positiva del mercato italiano, molto sensibile a temi come quello della sostenibilità”.

repubblica.it
 
Nasce in Cina un nuovo mega aeroporto a forma di stella marina, è due volte più grande di Heathrow


Qingdao, una città costiera cinese famosa per essere il quartier generale della fabbrica di birra Tsingtao, è pronta a dare una grande spinta al suo turismo grazie al completamento del nuovo aeroporto internazionale di Qingdao Jiaodong. La costruzione è terminata il 24 giugno, secondo i media statali cinesi, ma non è ancora stata annunciata una data di apertura ufficiale. Ci sono voluti cinque anni e più di cinque miliardi di euro per costruire il nuovo impianto di aviazione, che si estende su 3.066 ettari - il doppio dell'aeroporto di Heathrow (1.227 ettari). Sarà il primo aeroporto di classe 4F della città - il che significa che è abbastanza grande da ospitare i più grandi aerei commerciali del mondo, compresi gli A380 e il Boeing 787 - rendendolo un nuovo hub di riferimento nel nord-est asiatico.

22 luglio 2020

https://video.lastampa.it/esteri/na...ue-volte-piu-grande-di-heathrow/117435/117453
 
Rincari sotto l'ombrellone: così le regole anti-Covid fanno schizzare i prezzi di una giornata al mare
Le misure di contenimento, quando sono rispettate, riducono le presenze in spiaggia e gli ombrelloni a disposizione. Calano i guadagni dei gestori che devono affrontare i costi della messa in sicurezza. A farne le spese sono i bagnanti, costretti a spendere fino al 35% in più per una giornata al mare

di ERIKA TOMASICCHIO

24 Luglio 2020

Ombrelloni uno lontano dall'altro. Gel igienizzante pronto all'uso e cartelli informativi. Gli stabilimenti balneari per riaprire i battenti nell'estate post pandemia hanno dovuto adeguarsi alle linee guida fissate dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, recepite poi da ogni Regione tramite ordinanza. Le precauzioni anti Covid 19 riducono i guadagni dei lidi, e talvolta impongono loro nuovi costi. Che si ripercuotono sugli utenti, facendo impennare fino al 35% la tariffa per una giornata al mare. Un'indagine di Altroconsumo ha fatto i conti in tasca ai bagnanti.Ad agosto sale il prezzo di ombrellone e lettini
Il sospetto che i nuovi costi e le perdite sostenute dai gestori vengano scaricati sui clienti trova conferma nei rincari delle tariffe balneari. Lo studio di Altroconsumo, svolto su 117 stabilimenti balneari dislocati in sette località turistiche di altrettante regioni italiane (Sicilia, Lazio, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Campania e Marche) ha rilevato incrementi delle tariffe in programma per il mese di agosto, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

L'aumento in effetti c'è: il 5% in più per il noleggio di ombrellone e lettini per un mese, il 15% in più per l'abbonamento settimanale e il 12% in più per una giornata. Con le dovute differenze tra una località e l'altra. In genere i rincari vanno di pari passo con la distanza tra gli ombrelloni e lo spazio a disposizione. L'incremento sul biglietto d'ingresso giornaliero è una batosta ad esempio a Finale Ligure, in provincia di Savona, passata dai 33 euro richiesti ad agosto 2019 per una giornata di mare, ai 45 necessari quest'anno.


Gli accorgimenti anti Covid gravano ancora di più su chi opta per l'abbonamento settimanale. Anche in questo caso tra le spiagge più care si distingue sempre la Liguria, dove si è passati da 225 euro per sette ingressi dello scorso anno ai 282 necessari il prossimo mese. A conti fatti forse conviene di più la tariffa mensile, che in proporzione è lievitata meno (+5). Ma si fa sentire comunque molto ad Anzio (nel Lazio), crescendo da 415 a 472 euro. Nel complesso, tra le località balneari considerate dal sondaggio, la più costosa del 2020 è risultata la penisola sorrentina (zona che comprende Sorrento, Vico Equense, Meta e Piano di Sorrento), con rincari medi del 32%, seguita da Finale Ligure (+16%). Quasi ferme rispetto allo scorso anno invece (+1%), per la soddisfazione dei bagnanti siciliani, le tariffe di ingresso dei lidi sul litorale palermitano.
Almeno dieci metri quadri per ombrellone
Ma le spiagge si sono adeguate davvero ai nuovi accorgimenti, imposti per contrastare il coronavirus? Sulla sabbia non sono spuntati i tanto temuti divisori in plexiglass, ma almeno in tutti i lidi esaminati dall'indagine Altroconsumo gli ombrelloni sono alla giusta distanza tra loro. A ciascuno spetta infatti un quadrato di spazio con un'ampiezza che varia da 10 a 25 metri quadrati.

Ma c'è anche chi non ha spostato nulla rispetto alla scorsa estate. Come i lidi di Cervia, che già riservavano una porzione adeguata di spiaggia a ciascun ombrellone (di circa 16 mq). Nella classifica della distanza tra postazioni a seguire troviamo Castiglione della Pescaia (14 mq) e Anzio (12 mq). Lo spazio si riduce sul litorale palermitano e a Porto Recanati, nelle Marche (11 mq). Per toccare il limite minimo a Finale Ligure.
Com'è il perfetto lido anti Covid
Le misure di contenimento stanno danneggiando il business legato al mare. Le precauzioni e le regole di igiene, decise dal Governo insieme alle Regioni, si applicano sia negli stabilimenti balneari, sia nelle spiagge attrezzate e libere. Le misure si soffermano anzitutto sull'accesso allo stabilimento. All'entrata, che dovrebbe essere organizzata con un percorso separato da quello dell'uscita, si può rilevare la temperatura con il termo-scanner, impedendo l'accesso a chi supera i 37,5° C. Sarebbe opportuno organizzare gli ingressi su prenotazione, conservando l'elenco delle presenze per 14 giorni.

Le prescrizioni riguardano anche il personale: la postazione della cassa dovrà essere dotata di barriere fisiche (schermi) o in alternativa i dipendenti del lido dovranno indossare la mascherina e igienizzarsi spesso le mani. Bisognerà misurare la temperatura corporea prima del turno e in presenza di sintomi evitare di presentarsi e mettersi in auto-isolamento. L'ideale sarebbe privilegiare le modalità di pagamento elettroniche per evitare lo scambio di denaro. Per quanto riguarda i servizi di salvataggio la Federazione italiana nuoto ha predisposto corsi di aggiornamento per i bagnini, per istruirli sulle le norme di comportamento post Covid-19: tecniche di soccorso, rianimazione cardiopolmonare e norme di comportamento sul litorale.

Vanno riorganizzati gli spazi per evitare assembramenti e assicurare la distanza interpersonale di un metro. Dovrebbero essere gli steward di spiaggia ad accompagnare i bagnanti all'ombrellone, informando anche gli stranieri sulle regole anti Covid. La distanza tra gli ombrelloni dovrà garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni postazione. Tra le attrezzature da spiaggia (lettini, sdraio), se posizionate lontano dall'ombrellone, dovrà esserci invece almeno un metro e mezzo. Igienizzante per le mani a disposizione di clienti e personale in diversi punti della spiaggia. Regolare e frequente dovrà essere la pulizia di spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, da svolgere dopo la chiusura dell'impianto. L'arredo da spiaggia andrà disinfettato a ogni cambio di cliente o di nucleo familiare, oltre che a fine giornata. Sulle spiagge libere dovrebbe esserci un addetto alla sorveglianza. Sono vietati gli sport di gruppo che creano assembramenti ma sempre consentiti quelli individuali: come racchettoni, nuoto, surf, windsurf, kitesurf da praticare nel rispetto del distanziamento sociale.

repubblica.it
 
Una "casa" sul web per i 7 siti Unesco della Toscana
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La chiesetta della Madonna di Vitaleta, tra San Quirico d'Orcia e Pienza (foto Arturo Cocchi)
Un portale che riunisce Firenze, Siena, Val d'Orcia, la Piazza dei Miracoli, Pienza, San Gimignano e i Giardini Medicei. E un'app game per i più giovani. L'idea dell'assessorato alla Cultura per svelare i gioielli della regione di Dante e Leonardo nell'estate del turismo di prossimità

La Toscana è tra le Regioni italiane con più siti Unesco, ben 7, ora raccolti in un'unica piattaforma web grazie ad un'operazione corale. L'Italia insieme alla Cina è il paese che detiene il record di luoghi inseriti nella lista dei siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco: ad oggi sono ben 55.

Tra le Regioni che ne possiedono di più c'è la Toscana con 7 siti: il centro storico di Firenze con tesori come gli Uffizi e Ponte Vecchio; il centro storico di Siena, dove si trovano Palazzo Pubblico e lo splendido Duomo; Piazza dei Miracoli a Pisa, su cui svetta la celebre Torre Pendente. Con le sue dolci colline, i campi coltivati e i filari di cipressi anche la Val d'Orcia è Patrimonio dell'Umanità, insieme a due affascinanti borghi delle Terre di Siena: Pienza, costruita secondo i principi rinascimentali, e San Gimignano, la città delle torri, chiamata anche la Manhattan del Medioevo. Completano l'elenco dei gioielli toscani le 12 Ville e i 2 Giardini Medicei della Toscana. Da oggi i 7 siti Unesco della Toscana hanno la loro casa online. (https://www.toscanapatrimoniomondiale.it/it/ )
Una piattaforma che li custodisce, ne descrive le peculiarità grazie alle schede di approfondimento, le gallery fotografiche e le proposte di itinerari insoliti come il tour in 7 giorni che tocca tutti e 7 i siti Unesco dal titolo "La Toscana da fotografare: punti di vista per scatti mozzafiato". Un lavoro corale unico portato avanti dall'assessorato alla Cultura della Regione Toscana insieme a Fondazione Sistema Toscana in un percorso partecipativo condiviso passo passo con i referenti dei siti Unesco. Nessuna regione italiana si è mai dotata di uno strumento così innovativo, un visitor center virtuale completo e coinvolgente, che racchiude in un'unica piattaforma web il patrimonio Unesco della Toscana.
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San Gimignano (foto Arturo Cocchi)
Il sito offre anche suggerimenti su dove mangiare o dove dormire, mostra il calendario degli eventi, un blog con curiosità e suggerimenti di visita oltre al social wall che visualizza in un'unica schermata gli ultimi post pubblicati dagli utenti che hanno taggato uno dei 7 siti. Non ultima, la sezione con il decalogo del viaggiatore consapevole: 10 consigli che suggeriscono al turista come predisporsi al meglio per godere appieno della bellezza di luoghi che hanno ispirato l'Umanesimo e il Rinascimento dell'uomo.

Il primo punto raccomanda: "I Patrimoni Mondiali non sono stati costruiti in un giorno. Non avere fretta, dedica loro il tempo che meritano! Goditi la bellezza unica di questi territori". Parte integrante dell'operazione è rappresentata da "Dante's Journey", l'app-game dedicata ai più giovani e basata su una strategia di gaming integrata tra ambiente virtuale e spazi reali da visitare, anche con il supporto di appositi contenuti in realtà virtuale e aumentata. Nella app Dante Alighieri accompagna i ragazzi (divisi per fasce d'età) in un viaggio all'interno dei sette siti Unesco della Toscana. L'app anticipa con il suo tema il settimo centenario della nascita di Dante Alighieri (2021), che costituirà un'ulteriore occasione di promozione. La piattaforma web e l'App di gamification sono state realizzate dall'azienda toscana Space S.p.A. e da ETT S.p.A. di Genova.
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Pisa. Piazza dei Miracoli (foto Arturo Cocchi)
"Tutto questo lavoro - ha dichiarato Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana - nasce da una stretta collaborazione tra i 7 siti Unesco della Toscana e l'assessorato alla cultura proprio per progettare una comunicazione coordinata e condivisa. Si tratta di un'operazione molto importante nata a dicembre 2015 e supportata nel 2016 da un finanziamento a valere sulla legge 77 del 2006 dedicata alla valorizzazione e promozione dei siti Unesco. Abbiamo realizzato questo bellissimo sito web con l'obiettivo di far conoscere e far comprendere l'unicità di questi luoghi, di fornire informazioni pratiche ai visitatori e un ambiente di supporto a tutti gli operatori. A ciò si aggiunge una app su Dante che anticipa le celebrazioni dei 2021 in particolare per i più giovani, per invogliare alla visita soprattutto dopo questi mesi di chiusura".

Date le restrizioni ai viaggi da e per l'estero che ancora permangono, in questa prima fase il sito e la app puntano principalmente al turismo di prossimità, ossia ad un pubblico prevalentemente italiano. Inoltre, la visita di un sito Unesco offre l'opportunità di effettuare gite all'aria aperta, elemento che rappresenta sicuramente un valore aggiunto in questa fase di ripartenza post Covid. Un tipo di viaggio di scoperta che coincide con una tipologia di turismo lento che permette al viaggiatore di riappropriarsi dei propri spazi, immerso nella natura e nella bellezza di luoghi unici, città antiche dove sono conservate opere d'arte e architettura uniche al mondo, ma anche piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, tra dolci colline e filari di cipressi.

repubblica.it
 
L’amore a prima vista esiste, anche con i luoghi che visitiamo
Viaggiare ti farà emozionare e innamorare, ogni volta un po' di più

26 Luglio 2020

Esistono persone delle quali innamorarsi è semplice, ma quel batticuore, così intenso, fugace ed eterno, che si prova con la scoperta e l’esplorazione è unico al mondo.

E del resto, ce lo insegnano le più melense delle canzoni, o quei aforismi e le frasi fatte: non possiamo scindere l’amore e il viaggio, due termini diversi con un’unica desinenza perché in fondo, si viaggia sempre per amare e viaggiando si finisce inevitabilmente per innamorarsi, non c’è scampo.

Un viaggio, inteso nel suo senso più profondo, non viene mai organizzato a caso, perché anche quando la destinazione è sconosciuta siamo consapevoli di compiere un atto d’amore nei confronti del mondo e di noi stessi. Decidiamo di affidarci all’ignoto, di specchiarci in occhi dalle forme diverse dalle nostre, di toccare e abbracciare pelli scure e chiare, di ammirare colori sgargianti e abbandonarci a sapori piccanti.



E non è forse questo un atto d’amore? Affidarci totalmente a un luogo, alla sua cultura, alle sua storia e alle persone che lo popolano. E proprio quando crediamo di aver colmato il cuore d’amore, ecco che una l’ennesima partenza sancisce l’inizio di una nuova storia d’amore.

Un sentimento che si ripete, e lo fa ancora, a ogni viaggio, a ogni conoscenza ed esplorazione, che ci fa cadere nell’amore. La lingua inglese rende sicuramente meglio l’idea, se dovessimo descrivere la storia d’amore che nasce tra noi, e i luoghi che visitiamo, probabilmente la frase da utilizzare sarebbe proprio to fall in love.

E così capita che ci innamoriamo, per i motivi più diversi. A volte si tratta di colpi di fulmine, inevitabili quando si tratta di città eterne o di luoghi incontaminati e selvaggi che ci mettono a contatto con le emozioni più primordiali. Altre volte, invece, darci una risposta è così difficile perché le variabili superano di gran lunga le costanti.

La verità è che i viaggi, come le canzoni o le poesie, trasmettono emozioni alla quale i nostri ricettori rispondono in modo diverso. Tutta colpa di quei profumi nuovi che inebriano i sensi, dei colori che accendono gli occhi e delle esperienze che viviamo a ogni passo. A volte innamorarsi di un luogo diventa quasi doveroso, un atto di riconoscimento nei confronti di un territorio che prima di darci qualcosa, ci ha insegnato tanto: a crescere, a guardarci dentro, a superare i nostri limiti.

Del resto l’amore è il sentimento più grande che muove il mondo, e se viaggiare non ci facesse battere il cuore, probabilmente smetteremo di farlo. Perché è proprio per l’emozione che proviamo, quando scopriamo un nuovo luogo, che non riusciamo a farne a meno.

siviaggia.it
 
Ryanair, offerta pazzesca. Si vola ovunque con 5 euro
Arriva la più grande offerta della compagnia aerea low cost dall'inizio del 2020

1 Settembre 2020

Ryanair ha lanciato una mega offerta per salutare l’arrivo di settembre. Migliaia di biglietti aerei a partire da 5 euro per le prossime 48 ore. Di fatto, si tratta della più grande offerta fatta dalla compagnia aerea dall’inizio del 2020.

Sono ben 240 le destinazioni che si possono prenotare e, a quella cifra, davvero vale la pena acquistare anche più voli per i prossimi weekend di settembre e ottobre.

L’offerta scade a mezzanotte di mercoledì 2 settembre. Può usufruire di questa offerta anche chi ha un voucher Ryanair da spendere.Immaginate quanti viaggi si riescono a prenotare pagandolo 5 euro ciascuno…

Se siete già stanchi della routine quotidiana e sognate già un break, non c’è occasione migliore di questa. C’è un’ampia scelta di mete fantastiche da raggiungere anche con un budget così ridotto.

Su tante mete noi consigliamo, però, di restare in Italia. Il nostro Paese in questo momento ha bisogno di noi e del nostro supporto, ma naturalmente ognuno è libero di scegliere la località che più preferisce. Fino a ottobre la Sicilia, per esempio, è caldissima. E anche se un giorno dovesse piovere, di città e siti archeologici da visitare ce ne sono tantissimi. Se volate su Trapani, anziché su Catania o Palermo, è facile raggiungere spiagge favolose come quella di San Vito lo Capo. Si possono raggiungere facilmente anche le vicine isole come Pantelleria e Favignana. E poi, in questa zona della Sicilia, non manca l’aspetto artistico e culturale. Non lontano ci sono infatti Sciacca, con le sue ceramiche, Marsala, la città più grande della provincia, e i siti archeologici di Selinunte, il più grande parco archeologico d’Europa, e di Agrigento, con la meravigliosa Valle dei Templi.

Bellissimo il clima anche in Sardegna. Ci sono voli a 5 euro per Cagliari che vi permetteranno di scegliere il Sud dell’isola dove il tempo bello è garantito fino a ottobre inoltrato. Tra le località di vacanza più gettonate d’estate c’è sicuramente Pula, un paradiso della costa sarda, in bassa stagione è al top.

Bellissime le spiagge, qui, immerse nella rigogliosa vegetazione mediterranea, e meraviglioso il mare verde smeraldo. Pula è famosa anche per il sito archeologico di Nora, la città fenicio-punica del VI sec a.C., considerata la più antica dell’isola, e altri luoghi culturali che ogni anno richiamano un numero sempre maggiore di turisti.

Per quanto riguarda l’Europa, ci sono voli a 5 euro per Barcellona, Dublino, Londra, Praga, Rodi e Malta, giusto per citare alcune località. Vi ricordiamo solo di verificare le misure e le regole per entrare nei Paesi esteri e anche per rientrare in Italia dopo esserci stati. Qui trovate le ultime indicazioni del nostro ministero della Salute per chi viaggia all’estero, incluso il questionario personalizzato della Farnesina. (https://siviaggia.it/informazioni-u...come-tornare-da-estero-quiz-farnesina/302115/)

siviaggia.it
 
https://www.facebook.com/dialog/sha...al_mondo_del_viaggio_e_dei_cammini-265745090/

In Puglia l'omaggio del cinema al mondo del viaggio e dei cammini
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Dal 4 al 6 settembre torna Mònde: appuntamento a Monte Sant'Angelo, sul Gargano

Ha per titolo 'Mònde', nome che si rifà al termine dialettale con cui è chiamato Monte Sant'Angelo e che rimanda anche ad una dimensione internazionale, la 'Festa del Cinema sui Cammini" il festival dedicato al viaggio curato da Luciano Toriello in programma dal 4 al 6 settembre sul Gargano. Qui “Mònde” è il termine dialettale per chiamare la cittadina di Monte Sant’Angelo ma, soprattutto, una parola che rimanda al “mondo”, a una dimensione più alta e universale.

Monte Sant’Angelo per i giorni della Festa diventa infatti meta e punto di partenza di ogni viaggio, pellegrinaggio e cammino, luogo di scambio, di incontro e confronto aperto tra Arti e Culture. E legata all’iconografia del pellegrino è la penna variopinta che compare nel nostro logo: tradizionalmente posta in pennacchi colorati ad ornamento dei bastoni dei viaggiatori, testimoniava l’avvenuto pellegrinaggio alla Grotta dell’Arcangelo Michele.


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Ponendo allora al centro la Settima Arte, “Mònde” è un festival cinematografico dedicato al tema del viaggio, in tutte le sue sfumature ed accezioni. Ma è anche escursioni e camminate, “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali“, workshop, incontri con gli autori, mostre e concerti, momenti di conviviale condivisione. Il tutto nella cornice unica e suggestiva dello storico Rione Junno di Monte Sant’Angelo e all’interno delle aree naturalistiche del Parco Nazionale del Gargano.

Fin dall’alto medioevo tra le principali tappe della Via Sacra Langobardorum, tuttora nota – nella cultura popolare e non solo – come Via Francigena, Monte Sant’Angelo è da sempre stata attraversata da un notevole flusso di pellegrini e camminatori. Provenienti da ogni parte d’Europa e non solo, diretti anche a Roma o in Terra Santa, questi trovavano – e trovano ancora oggi – alloggio e riparo nei numerosi ostelli allestiti presso i monasteri e i conventi presenti nell’antico Rione Junno.


“Orme”, a Fai della Paganella torna il festival dei sentieri
Ricca di monumenti, espressione delle numerose dominazioni di cui è stata oggetto quest’area della Puglia (da citare sicuramente il Castello, le numerose chiese, luoghi di culto ed eremi rupestri) Monte Sant’Angelo conserva intatte tradizioni, consuetudini, saperi antichissimi. Degna di nota è, ad esempio, la tradizione musicale montanara e garganica in genere, che tramanda di generazione in generazione il suono della tipica chitarra battente e del tamburello.

Il territorio garganico di Monte è inoltre segnato dalla presenza storica di antichi tratturi e tratturelli, testimonianza della storica pratica della transumanza ad opera dei pastori locali. Per questi e per altri motivi, che solo chi ha visitato almeno una volta Monte Sant’Angelo potrà capire, abbiamo scelto Monte Sant’Angelo: terra di transito e attraversamenti “lenti”, in perfetta simbiosi con i tempi della natura, della spiritualità, della vita.


Il cammino è donna: "Siamo ragazze in gamba..."
di LUCIO LUCA
La Festa è ideata e organizzata da MAD – Memorie Audiovisive della Daunia nasce come archivio digitale di documenti audiovisivi relativi alla storia e alle tradizioni etno-antropologiche del territorio della Daunia, dal secondo ‘900 ad oggi. Suoi soci fondatori sono Luciano Toriello – produttore cinematografico, regista nonché rappresentante legale della Società – e Annalisa Mentana – autrice e copywriter.

Ponendo al centro il cinema documentario, MAD è una casa di produzione e distribuzione cinematografica fortemente impiantata sul territorio della Provincia di Foggia, con lo sguardo tuttavia sempre volto verso prospettive nazionali ed internazionali. Avvalendosi di una squadra di appassionati professionisti, MAD si occupa di tutti gli aspetti relativi alla filiera dell’audiovisivo: dalla progettazione alla produzione, fino alla distribuzione e comunicazione del singolo prodotto.

Tra le altre iniziative di cui MAD si fa organizzatrice e promotrice vi sono anche attività didattiche, rassegne e festival di settore. Tra queste vi è “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” e “Gargano DOC – Scuola del Documentario sui Cammini e gli Itinerari culturali”.

https://www.repubblica.it/dossier/v...090/?ref=RHPPTP-BH-I264224218-C12-P16-S2.4-T1
 
Vacanze nell'anno più nero: dall'Ospitalità religiosa 17 mila notti low cost
La proposta dell'associazione turistica non profit di matrice religiosa: 30 per cento di sconto per i pernotti in strutture come conventi, eremi (e non solo), da ottobre a marzo, in tutta Italia

https://quotidiano.repubblica.it/edicola/homerep.jsp?source=REP_ATP_ART



03 settembre 2020


Nel periodo in cui il settore turismo sta cercando un rilancio tutt'altro che semplice, il mondo dell’ospitalità di matrice religiosa si propone agli italiani con un’iniziativa dedicata a chi vuole conoscere un’accoglienza che privilegia la familiarità, il confronto e la convivialità. E la denominazione “Ospitiamo a braccia aperte” già chiarisce i sentimenti che animano i gestori delle strutture partecipanti, pur con tutte le precauzioni dovute all’emergenza sanitaria.

Sono circa diciassettemila le notti messe a disposizione con lo sconto del 30%, nei weekend da ottobre a marzo dal Trentino alla Sardegna, dal Piemonte alla Sicilia, senza tralasciare mete classiche. A cominciare, ovviamente, da Roma. Chiunque potrà toccare con mano l’esperienza di soggiorno offerta dalle strutture religiose e non profit.
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Hotel Aurora. Peio (TN)


Obiettivo dell’iniziativa, patrocinata dall’Ufficio nazionale CEI per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport, guidato da Don Gionatan De Marco, è “mostrare uno dei tanti volti belli della Chiesa” per ridare impulso a realtà di accoglienza poco conosciute e slegate dai circuiti commerciali. Strutture ricettive che fanno capo al portale ospitalitareligiosa.it e che si rivolgono a chi vuole trascorrere un weekend di serenità o a chi sta progettando futuri soggiorni per i propri gruppi di riferimento. Il tutto senza dimenticare i fini caritatevoli, missionari e di sostegno a cui gli introiti sono destinati.

Realizzata dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, l’iniziativa vede la collaborazione di importanti realtà del mondo religioso e laico, come il CITS (Centro Italiano Turismo Sociale), il CTG (Centro Turistico Giovanile) e il CNEC (Centro Nazionale Economi di Comunità).

L’elenco delle disponibilità è in continuo aggiornamento ed è già online sulla pagina specifica del portale ospitalitareligiosa.it, nella sezione delle Offerte Speciali, con tanto di mappa interattiva.

https://www.repubblica.it/viaggi/20...34015/?ref=RHPPBT-VV-I255524735-C6-P7-S1.6-T1
 
Pietrarsa Express, il treno con le carrozze Anni Trenta
Un viaggio verso la sede di uno dei luoghi più interessanti legati alle ferrovie, dove si può ammirare il Golfo di Napoli da un'altra prospettiva

4 Settembre 2020

Salire su un treno antico sedendosi su sedili di inizio Novecento ed immaginarsi in un’altra epoca, ammirando lentamente il panorama dai finestrini. Non è un sogno, ma realtà. Col mese di settembre ripartono, infatti, i viaggi dello storico treno degli Anni Trenta Pietrarsa Express. Saranno due gli appuntamenti mensili per approfittare di questi viaggi esclusivi per un vero tuffo nel passato che avrà inizio dal centro di Napoli. Il primo fischio suonerà il 13 settembre ed il convoglio percorrerà la tratta Napoli-Pietrarsa attraversando paesaggi suggestivi ed intrisi di bellezza.

Nostalgici e romantici potranno dunque viaggiare a bordo delle carrozze “Centoporte” e “Corbellini” che verranno trainate da una coppia di locomotive elettriche E626, con la possibilità di scegliere tra la corsa in fascia mattutina o quella pomeridiana.
La corsa del mattino, in particolare, partirà alle 10:15 dalla stazione di Napoli Centrale per poi fare rientro alle 12:48, mentre quella pomeridiana, invece, si muoverà dai binari alle 16:15 con rientro previsto per le 19:18.
Tra le fermate anche S. Giorgio a Cremano e Portici per poi arrivare a destinazione, a Pietrarsa, dove sarà possibile entrare gratuitamente al Museo Ferroviario e visitarlo liberamente. Un luogo in cui è nata la storia delle ferrovie italiane e dove, il 3 ottobre 1839 nell’allora Regno delle Due Sicilie, veniva inaugurata la prima strada ferrata d’Italia: quella che congiungeva Napoli a Portici. La sede espositiva è unica nel panorama nazionale ed è considerata come una delle più affascinanti tra tutti i musei ferroviari d’Europa. Tanti i materiali conservati in un’area di 36.000 metri quadrati dove una parte è occupata da un meraviglioso giardino botanico con piante provenienti da tutte le parti del mondo. Da qui, poi, si può godere di una vista unica sul Golfo di Napoli, del suo mare, delle incantevoli spiagge e del Vesuvio.

Insomma, un viaggio in treno in queste meravigliose zone è proprio un’occasione da non perdere. Inoltre, la visita al museo è già inclusa nel prezzo del biglietto che ha un costo di 12 euro, andata e ritorno per adulti, 6 euro per i ragazzi dai 4 ai 12 anni mentre i piccoli sotto i 4 anni non pagano nulla.

Un’esperienza unica che permetterà a tutti di fare un vero e proprio viaggio nel tempo e di immaginare storie antiche legate ai viaggiatori che ogni giorno salivano su queste carrozze.

Il tragitto da Napoli è stato pensato per essere vissuto in famiglia, in totale sicurezza visto il potenziamento di sanificazione e disinfezione dei treni, disinfettanti per le mai a bordo dei treni ed un nuovo criterio di prenotazione dei posti a bordo che, mantenendo invariato il comfort, garantisce il rispetto delle distanze di sicurezza.

siviaggia.it
 
Scusate ma non ho tempo per tradurre...
Why travel should be considered an essential human activity
Travel is not rational, but it’s in our genes. Here’s why you should start planning a trip now.

By Eric Weiner


I’ve been putting my passport to good use lately. I use it as a coaster, and to level wobbly table legs. It makes an excellent cat toy.
Welcome to the pandemic of disappointments. Cancelled trips, or ones never planned, lest they be cancelled. Family reunions, study-years abroad, lazy beach vacations. Poof. Gone. Obliterated by a tiny virus, and the long list of countries where United States passports are not welcome.
Only a third of Americans say they have traveled overnight for leisure since March, and only slightly more, 38 percent, say they are likely to do so by the end of the year, according to one report. Only a quarter of us plan on leaving home for Thanksgiving, typically the busiest travel time. The numbers paint a grim picture of our stilled lives.
It is not natural for us to be this sedentary. Travel is in our genes. For most of the time our species has existed, “we’ve lived as nomadic hunter-gatherers moving about in small bands of 150 people or fewer,” writes Christopher Ryan in Civilized to Death. This nomadic life was no accident. It was useful. “Moving to a neighboring land is always an option to avoid brewing conflict or just for a change in social scenery,” says Ryan. Robert Louis Stevenson put it more succinctly: “The great affair is to move.”

What if we can’t move, though? What if we’re unable to hunt or gather? What’s a traveler to do? There are many ways to answer that question. “Despair,” though, is not one of them.

We are an adaptive species. We can tolerate brief periods of forced sedentariness. A dash of self-delusion helps. We’re not grounded, we tell ourselves. We’re merely between trips, like the unemployed salesman in between opportunities. We pass the days thumbing though old travel journals and Instagram feeds. We gaze at souvenirs. All this helps. For a while.

We put on brave faces. “Staycation Nation,” the cover of the current issue of Canadian Traveller magazine declares cheerfully, as if it were a choice, not a consolation.

Today, the U.S. Travel Association, the industry trade organization, is launching a national recovery campaign called “Let’s Go There.” Backed by a coalition of businesses related to tourism—hotels, convention and visitor bureaus, airlines—the initiative’s goal is to encourage Americans to turn idle wanderlust into actual itineraries.

The travel industry is hurting. So are travelers. “I dwelled so much on my disappointment that it almost physically hurt,” Paris-based journalist Joelle Diderich told me recently, after cancelling five trips this spring.

(Related: How hard has the coronavirus hit the travel industry? These charts tell us.)

My friend James Hopkins is a Buddhist living in Kathmandu. You’d think he’d thrive during the lockdown, a sort-of mandatory meditation retreat. For a while he did.

But during a recent Skype call, James looked haggard and dejected. He was growing restless, he confessed, “and longed for the old 10-countries-a-year schedule.” Nothing seemed to help, he told me. “No matter how many candles I lit, or how much incense I burned, and in spite of living in one of the most sacred places in South Asia, I just couldn’t change my habits.”

When we ended our call, I felt relieved, my grumpiness validated. It’s not me; it’s the pandemic. But I also worried. If a Buddhist in Kathmandu is going nuts, what hope do the rest of us stilled souls have?


I think hope lies in the very nature of travel. Travel entails wishful thinking. It demands a leap of faith, and of imagination, to board a plane for some faraway land, hoping, wishing, for a taste of the ineffable. Travel is one of the few activities we engage in not knowing the outcome, and reveling in that uncertainty. Nothing is more forgettable than the trip that goes exactly as planned.

Travel is not a rational activity. It makes no sense to squeeze yourself into an alleged seat only to be hurled at frightening speed to a distant place where you don’t speak the language or know the customs. All at great expense. If we stopped to do the cost-benefit analysis, we’d never go anywhere. Yet we do.

That’s one reason why I’m bullish on travel’s future. In fact, I’d argue travel is an essential industry, an essential activity. It’s not essential the way hospitals and grocery stores are essential. Travel is essential the way books and hugs are essential. Food for the soul. Right now, we’re between courses, savoring where we’ve been, anticipating where we’ll go. Maybe it’s Zanzibar and maybe it’s the campground down the road that you’ve always wanted to visit.

(Related: Going camping this fall? Here’s how to get started.)

James Oglethorpe, a seasoned traveler, is happy to sit still for a while, and gaze at “the slow change of light and clouds on the Blue Ridge Mountains,” where he lives. “My mind can take me the rest of the way around this world and beyond it.”

It’s not the place that is special but what we bring to it and, crucially, how we interact with it. Travel is not about the destination, or the journey. It is about stumbling across “a new way of looking at things,” as writer Henry Miller observed. We need not travel far to gain a fresh perspective.

No one knew this better than Henry David Thoreau, who lived nearly all of his too-short life in Concord, Massachusetts. There, he observed Walden Pond from every conceivable vantage point: from a hilltop, on its shores, underwater. Sometimes he’d bend over and peer through his legs, marveling at the inverted world. “From the right point of view, every storm and every drop in it is a rainbow,” he wrote.


Thoreau never tired of gazing at his beloved pond, nor have we outgrown the quiet beauty of our frumpy, analog world. If anything, the pandemic has rekindled our affection for it. We’ve seen what an atomized, digital existence looks like, and we (most of us anyway) don’t care for it. The bleachers at Chicago’s Wrigley Field; the orchestra section at New York City’s Lincoln Center; the alleyways of Tokyo. We miss these places. We are creatures of place, and always will be.

After the attacks of September 11, many predicted the end of air travel, or at least a dramatic reduction. Yet the airlines rebounded quickly, and by 2017 flew a record four billion passengers. Briefly deprived of the miracle of flight, we appreciated it more, and today tolerate the inconvenience of body scans and pat-downs for the privilege of transporting our flesh-and-bone selves to far-flung locations, where we break bread with other incarnate beings.

So go ahead and plan that trip. It’s good for you, scientists say. Plotting a trip is nearly as enjoyable as actually taking one. Merely thinking about a pleasurable experience is itself pleasurable. Anticipation is its own reward.

I’ve witnessed first-hand the frisson of anticipatory travel. My wife, not usually a fan of travel photography, now spends hours on Instagram, gazing longingly at photos of Alpine lodges and Balinese rice fields. “What’s going on?” I asked one day. “They’re just absolutely captivating,” she replied. “They make me remember that there is a big, beautiful world out there.”

Many of us, myself included, have taken travel for granted. We grew lazy and entitled, and that is never good. Tom Swick, a friend and travel writer, tells me he used to view travel as a given. Now, he says, “I look forward to experiencing it as a gift.”


nationalgeographic.com
 
Wizz Air apre una nuova base a Catania con 5 nuove tratte! Ed è guerra low cost per i voli dalla Sicilia!
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Autore Tribordo , 9 settembre 2020 ore 13:31
Cari Pirati, in quest'estate difficile per tutte le compagnie aeree e in particolare per le low cost, tra passeggeri in calo, cancellazioni di voli e tratte, riduzioni delle frequenze, ce n'è una che è andata controcorrente: l'ungherese Wizz Air.

Vi abbiamo già raccontato dell'apertura della nuova base a Milano Malpensa ad inizio estate con 20 nuove rotte, così come della recente decisione di lanciarsi nell'avventura dei collegamenti nazionali in Italia, per ora tra Milano e la Sicilia.

Ed è proprio dalla Sicilia che Wizz Air vuole rilanciare, con l'apertura di una nuova base a Catania a partire da ottobre.

Due Airbus A321 saranno dedicati a questo aeroporto e grazie ad essi sarà possibile aprire cinque nuove rotte da Catania verso Roma Fiumicino, Bologna, Venezia, Memmingen e London Luton, permettendo così di raggiungere ben 20 destinazioni da Catania, servita da Wizz Air sin dal 2009.

Il network di rotte nazionali di Wizz Air diventa così il seguente:

  • Milano Malpensa - Catania (passa da 2 a 3 voli giornalieri)
  • Milano Malpensa - Palermo
  • Milano Malpensa - Bari (nuova tratta da ottobre)
  • Catania - Roma Fiumicino
  • Catania - Bologna
  • Catania - Venezia
L'altro aspetto da considerare intorno a questa indubbia buona notizia dell'apertura della base a Catania è la singolare situazione dei voli da e per la Sicilia: dopo anni di apparente scarso interesse da parte delle compagnie aeree e prezzi decisamente sopra la media, la mossa di Wizz Air (con la promo e voli a 9.99€) ha un po' smosso le acque: Ryanair ha risposto aumentano le frequenze da Milano su Palermo e portandole a 17 a settimana, e lo stesso ha fatto easyJet, arrivando a 7 voli giornalieri su Catania e 5 su Palermo.

Inoltre al nuovo bando per i voli di continuità territoriale da Trapani e Comiso si sono presentate, rispettivamente, ben 6 e 3 compagnie.

Si spera quindi che questa rinnovata concorrenza porti non solo a più possibilità di volare ma anche ad un abbassamento dei prezzi che sia permanente e non solo legato al lancio di nuove tratte o ad iniziative promozionali, e che la stessa cosa succeda per i voli dalla Sicilia verso Roma Fiumicino, che rimane ancora il principale hub italiano per i voli internazionali.

Che ne pensate, Pirati?

piratinviaggio.it
 
Un bel libro:

Viaggi e altri viaggi
di Antonio Tabucchi
Feltrinelli

“Non è mai solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. E un giorno, per caso, ci siamo arrivati”

“Sono un viaggiatore che non ha mai fatto viaggi per scriverne, cosa che mi è sempre parsa stolta. Sarebbe come se uno volesse innamorarsi per poter scrivere un libro sull’amore.” Ma certamente Antonio Tabucchi ha molto viaggiato. E dei suoi viaggi ha scritto. In sedi disparate e con un effetto sino a ora inevitabilmente dispersivo. Questo libro inverte la tendenza: chiama all’appello i luoghi visitati e rivisitati. E le scritture che li hanno raccontati. Le rimodella. Ne sortisce un’opera specialissima, che sulla mappa del mondo allarga il mondo contiguo delle sterminate letture che hanno anticipato, provocato e sempre accompagnato i viaggi. I luoghi sono nomi, tappe, residenze. Ma quel che più conta è la civiltà del guardare, del rammentare, e del connettere i luoghi alla gente. Lo si vede, Antonio Tabucchi, seduto sullo zoccolo della statua dell’abate Faria a Goa, in India; davanti al tempio di Poseidone a Capo Sunio, in Grecia; nel “cimitero marino” di Sète, in Linguadoca. E lì, con lui, condividiamo le reminiscenze del Conte di Montecristo, i versi di Sophia de Mello Breyner, il “mare che si ri-pete” di Paul Valéry. E, ancora, si fa presenza affettuosa quando con semplicità ci conduce su per una piccola strada della “sua” Lisbona, e ci mostra l’evidenza di un sentimento (e di una parola) di non immediata comprensione: la saudade.

 
Colazione, pigiama e champagne: a ottobre decolla il volo «verso il nulla»

In dieci minuti l’australiana Qantas ha venduto 149 posti sul volo che parte da Sydney e torna sette ore dopo nella stessa città. In Business biglietti da 2.330 euro

I ricavi«È forse il volo che abbiamo venduto più velocemente in tutta la storia di Qantas», spiega un portavoce. L’amministratore delegato Alan Joyce non esclude altre iniziative simili. E del resto basterebbe guardare ai prezzi. Tolti i sedili centrali, che non si potevano acquistare, in 14 hanno speso — come scritto — 2.332 euro a testa per una delle poltrone in Business, altri 24 hanno pagato 1.100 euro per altrettanti posti in Premium economy, mentre in Economy in 111 hanno sborsato 485 euro. Quasi 113 mila euro di ricavi e 40 tonnellate di kerosene che saranno bruciate. «Ma sarà un volo carbon neutral», assicurano da Qantas: le emissioni di Co2 verranno compensate finanziando progetti come la riforestazione.

Le statisticheL’iniziativa di Qantas avviene in un momento in cui il trasporto aereo in Australia — e nel resto del mondo — è ridotto a causa del coronavirus, delle restrizioni tra i Paesi e del crollo della domanda al 40-50% di quanto era un anno fa. Secondo i documenti del governo australiano - che il Corriere ha consultato — nel mese di giugno sui voli nazionali si sono imbarcate 631.300 persone (charter compreso), -87,2% rispetto allo stesso mese del 2019. A luglio i flussi internazionali da e per Paese hanno registrato 73.851 viaggiatori, -98% rispetto a luglio 2019. Qantas non opera voli internazionali da mesi e potrebbe riprenderli soltanto nella seconda metà del 2021. Per questo il vettore principale nei collegamenti stranieri è Qatar Airways con il 27,2%.

Le iniziativeQantas non è la prima a organizzare questi viaggi senza destinazione ed è più famosa per i sorvoli vicino all’Antartide. Più a Nord, infatti, li hanno realizzati diversi vettori. Non soltanto lagiapponese All Nippon Airways

, ma anche l’8 agosto Eva Air (Taiwan) nota per i kit di benvenuto a tema «Hello Kitty», e Royal Brunei Airlines. Anche Singapore Airlines — vettore dell’isola-Stato — sta pensando a un’iniziativa del genere, mentre sabato 19 settembre di nuovo Eva Air decollerà da Tiapei con 120 persone per far vedere loro l’isola sudcoreana di Jeju.

lberberi@corriere.it18 settembre 2020 (modifica il 18 settembre 2020 | 17:25)

https://headtopics.com/it/colazione...tobre-decolla-il-volo-verso-il-nulla-15732521
 
20 settembre 2020

Va Sentiero, l'avventura di sette amici lungo il trekking più lungo del mondo
di YURI BASILICO'
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Si sono licenziati dal lavoro, hanno lasciato un porto sicuro e sono partiti zaino in spalla per un cammino di 7.000 chilometri. Che da oggi raccontano su Repubblica. Con foto e video

Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua. (B. Brecht)
“Tu che sei italiano lo conosci il Sentiero Italia?”.
A chiedermelo era un ragazzone svedese incontrato in Corsica nel 2016. Non avevo mai sentito nominare il Sentiero Italia prima di allora. Curiosando sul web ho trovato poche informazioni in alcuni blog con un’estetica da anni Novanta, ma era comunque abbastanza: un sentiero abbandonato di circa 7.000 km che cuce tutte le montagne italiane cavalcando ininterrottamente il dorso delle Alpi e degli Appennini, dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna. Una finestra aperta su un’Italia altra e alta.


Foreste secolari e minuscoli borghi fatati, cime di ghiaccio e pascoli in fiore, stellate di fuoco e mappe sbiadite… mi ci è voluto poco per iniziare a fantasticare di una spedizione alla scoperta del grande sentiero misterioso.

Chi lo avrebbe immaginato? Nei due anni successivi, dopo aver coinvolto due amici (Sara e Giacomo), avrei lavorato ininterrottamente per realizzare questo sogno: camminare l’intero Sentiero Italia e prestare la nostra voce alle Terre Alte, per testimoniare un pezzo di paese che sta lentamente scomparendo nonostante l’immenso patrimonio che conserva tra le proprie braci.

All’inizio avevamo solo un’idea e un sogno da inseguire, ma nessuna esperienza. Partendo da zero abbiamo creato una progettualità, costruito una community, trovato i primi sponsor, raccolto i fondi con un crowdfunding... e messo insieme una ciurma di matti disposti a mollare tutto e prendere parte a un viaggio a piedi di 14 mesi: la spedizione Va’ Sentiero.
Una fotografa (Sara, 27), un ufficiale logistico (Giacomo, 28), un videomaker (Andrea, 30), un cambusiere filosofo (Francesco, 30), una social media manager (Martina, 25), una guida (cioè io, Yuri, 33) e un camionista pensionato (Giovanni, 70) alla guida di uno scassatissimo furgone di supporto (battezzato Santos, classe 1995). Ognuno con le sue competenze, i suoi interessi, i suoi spigoli e le sue esigenze. Molti di noi si sono conosciuti in cammino: il modo più diretto (e talvolta complicato) di costruire un rapporto.

Video "Va sentiero, la spedizione più lunga al mondo - Parte 1
Il 1° maggio 2019, in una mattina di sole sulle rive del Golfo di Trieste, abbiamo letto ad alta voce Itaca di Kavafis e siamo partiti, gambe in spalla: dapprima tutte le Alpi, poi l’Appennino. Sole, pioggia, neve, vento; il nostro gruppo si è plasmato nella meraviglia e nella fatica, smarrendo la via innumerevoli volte e sudando ben più di sette camicie. La grande Avventura.

I canti delle Giulie e le trincee della Carnia; l’enrosadira sulle Dolomiti e gli scalpellini della Val Codera; i grifoni del Monte Bianco e i murales dipinti sulle case di Usseaux; la vista del mare dalla cima del Marguareis e le bufere di neve sui crinali del tosco-emiliano, i cavalli selvaggi del Monte Catria e la volta rocciosa di Fondarca... Difficile descrivere in poche righe la storia (anzi, le storie) di questa esperienza.
Assai più che camminare. Passo dopo passo, giorno dopo giorno abbiamo incontrato, conosciuto e documentato un’Italia diversa e inaspettata, fatta di tempi dilatati e aria pulita, dialetti mutevoli e persone ospitali. Un’Italia rimasta fuori dai grandi circuiti, preservata dall’omologazione e logorata dallo spopolamento, che valle dopo valle ci ha accolti e fatto innamorare con le sue luci e i suoi colori, le sue ricette e i suoi personaggi generosi - vecchi partigiani della montagna e giovani in fuga dalle ansie metropolitane. Un’Italia tutta da scoprire.

Il 30 novembre 2019 la spedizione è giunta a Visso, ai piedi dei Monti Sibillini, dopo 3.548 km. Visso è un piccolo borgo devastato dal terremoto del 2016 e ci è sembrato bello finire lì la prima tranche prima di una pausa invernale, per poi ripartire nel 2020 alla volta del Centro-Sud.

In questi primi sette mesi di spedizione abbiamo vissuto una bellezza che non ci ha mai smesso di stupire e che non può essere scritta o letta, ma solo vissuta. Queste parole e questo breve video non vogliono né possono essere una summa del nostro viaggio, bensì un semplice invito: prepara lo zaino, è tempo di partire.
Fin dal primo giorno di Va’ Sentiero si sono unite a noi tantissime persone di ogni provenienza ed età, venute a camminare chi per una tappa, chi per una settimana, chi per un mese - come nel film Forrest Gump, una pazza carovana in continuo divenire.

Che fai, vieni?

Dopo una pausa forzata a causa dell’emergenza sanitaria, il 30 agosto 2020 la spedizione Va’ Sentiero ha ripreso il proprio cammino da Visso. Per maggiori informazioni sul progetto e per unirsi al team nelle nuove tappe, visita il sito www.vasentiero.org e i canali Facebook | Instagram | Youtube
Video Andrea Buonopane, foto: Sara Furlanetto

repubblica.it
 
Un pensionato, due asinelle e la folle idea: un viaggio da Monaco di Baviera a Palermo
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La storia di Trony, in cammino da due mesi verso la Sicilia

Trony aveva un sogno ma poco tempo per realizzarlo. Poi è andato in pensione, ha adottato due asinelle – madre e figlia – e si è messo in cammino. Per un viaggio folle che, prima o poi (perché nessuno sicuramente l’insegue) lo porterà alla tanto agognata meta: Palermo, Sicilia, il mare che tanto ama.

La sua avventura è stata raccontata qualche giorno fa dal sito Il Dolomiti perché quando è arrivato in Trentino, nel paesino di Tenna, tutti si sono fermati per andare a conoscerlo e fargli festa. E incitarlo ad andare avanti, anche se di questo probabilmente Trony non aveva affatto bisogno: “Mi sono messo in testa di arrivare in Sicilia e ci arriverò” ha detto ridendo ai tanti che lo spronavano.


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La comunità di Tenna gli ha offerto un prato dove poter piantare la tenda, oltre a un piatto di pasta e della frutta. “In viaggio da Monaco a Palermo, il signor Trony e i suoi due compagni”, ha scritto la Pro Loco di Tenna sulla sua pagina Facebook, allegando uno scatto che ritrae Trony sorridente in mezzo alle sue asinelle. Un po’ di riposo e la lunga “passeggiata” di questo arzillo pensionato tedesco riprenderà: prossimo obiettivo, Assisi.

Trony vuole percorrere due dei più noti cammini italiani per raggiungere la Sicilia: la via Romea prima e la via Francigena poi. Per il viaggio ha scelto di non portare con sé il cellulare e di valorizzare le relazioni umane, raccontando la sua avventura - Trony parla e capisce abbastanza bene l'italiano - ai curiosi che incontra mentre attraversa il Paese fino al capoluogo siciliano.

repubblica.it
 
30 settembre 2020

Manifesti, foto e filmati storici: un secolo di turismo nella mostra virtuale Enit. Con un testimonial d’eccezione
di LUCIO LUCA
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Alberto Angela annuncia la prima esposizione in 3D sull’Italia ritrovata: “Nessun Paese, come il nostro, vanta tremila anni di civiltà ininterrotti”

Un archivio collegato a uno spazio espositivo digitale in 3D. Senza un luogo fisico nel quale ospitare una mostra. E’ la prima volta che avviene e in tempi di Covid non può certo stupire. Enit, l’agenzia nazionale del Turismo da oggi apre virtualmente le porte del proprio archivio storico sul sito www.mostrevirtuali.enit.it. Migliaia di ritrovamenti in un'esposizione globale totalmente digitale e anche in inglese intitolata "Enit e l'Italia. Una gran bella storia".

Ad aprirla Alberto Angela che ricorda come "l'Italia abbia la maggiore biodiversità culturale presente sul Pianeta, tremila anni di civiltà ininterrotti, cosa che gli altri Paesi non hanno. Ed è nostro dovere conservare questo patrimonio affinché arrivi integro alle generazioni future, Custodire questo patrimonio vuol dire anche mettere in luce le meraviglie che lo costituiscono. Attraverso le opere del passato – spiega il divulgatore scientifico - riceviamo valori che ci aiutano a vivere il presente per indirizzare il futuro. La missione di Enit è fondamentale per rimanere sulla stessa lunghezza d'onda delle generazioni passate”
La mostra è un unicum perché è il risultato di un progetto di innovazione digitale nel quale un archivio storico dialoga direttamente con una piattaforma 3D. Questo permette ad Enit di avere uno spazio virtuale di proprietà - come se realmente fosse un luogo espositivo - dove organizzare e allestire infinite mostre attingendo direttamente dal proprio patrimonio culturale. La valorizzazione del patrimonio acquisisce così una dimensione interattiva, tecnologica e globale mai raggiunta prima.

Ci si potrà muovere a 360 gradi e lanciare approfondimenti in audio guida e utilizzare materiali multimediali che interagiscono tra loro a celebrare il genio italiano e l'evoluzione sociale della Penisola, influenzata dallo sviluppo turistico. Tra le opere che si incontreranno anche i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell'Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. E poi le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50, che hanno indirizzato l'Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid e siglato alleanze strategiche con importanti enti statali del comparto turistico, promosso concorsi e campagne fotografiche per documentare lo stato d’essere delle risorse italiane.
"La forgia dell’ospitalità italiana passa da Enit. Il turismo oggi muove l’economia ed è un’attività scientifica, che comprende e valorizza anche fattori immateriali, come le tradizioni, la cultura locale, il senso di appartenenza, le emozioni. Fattori che esaltando l’unicità delle località turistiche hanno un ruolo determinante sulle scelte dei viaggiatori" dichiara il presidente Enit Giorgio Palmucci.

"L’industria dell’accoglienza segue una linea tendenziale ascendente: in un secolo il movimento turistico è esploso da 900 mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro. Negli anni Cinquanta e Sessanta – spiega il direttore Enit Giovanni Bastianelli – l’agenzia nazionale del Turismo entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di promozione turistica e lanciò i notiziari di settore nella Radio Nazionale sin dal 1927. Esisteva un consorzio di vendita di pacchetti turistici negli anni '20 tra Enit e Ferrovie ad esempio".
"Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi” dichiara la direttrice marketing Enit Maria Elena Rossi. “Le pellicole dell’Enit, presentate alle maggiori rassegne del settore furono affidate ad autori d’eccezione”. Anche per questo, diversi ambasciatori internazionali organizzeranno eventi dedicati alla mostra Enit nelle sedi delle ambasciate in giro per il mondo. Dall’ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano all’ambasciatrice italiana in Francia Teresa Castaldo. E ancora, l'ambasciatrice italiana in Belgio Elena Basile, l'ambasciatore italiano in Brasile Francesco Azzarello, quello a Tokyo Giorgio Starace e il collega di stanza a Vienna Sergio Barbanti fino all’ambasciatrice in Australia Francesca Tardioli.

La mostra è strutturata in quattro sezioni tematiche con sei stanze in un viaggio virtuale lungo l’Italia e una panoramica fotografica tratta dall’Archivio che ripercorre la Penisola dal Nord a Sud. Enit ha avviato inoltre la digitalizzazione di oltre 30 mila reperti, ritrovamenti di inestimabile valore storico e artistico, una parte dei quali contenuti nel libro "Promuovere la Bellezza", il libro-evento con cui ha festeggiato i 100 anni curato dal ricercatore Manuel Barrese. Tutto il materiale confluirà in un archivio storico digitale che insieme all’Open Library con il materiale fotografico delle Regioni Italiane costituirà il più qualificato patrimonio sul turismo italiano.

repubblica.it
 

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