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Organizzazione Gite Giornaliere

Buongiorno Denis,

suppongo che se il servizio è gratuito e di cortesia per gli ospiti, come spesso detto in questo forum, basterebbe avere un automezzo di uso aziendale.
Nel caso invece si trattasse di un servizio a pagamento occorre la licenza NCC comunale e di conseguenza anche la patente KB e l'esame presso la camera di commercio per l'iscrizione al ruolo dei conducenti
 
Buongiorno, ho scorso gran parte della discussione ma non ho trovato una risposta adeguata al mio caso, che sintetizzerò: a breve aprirò un'attività di noleggio di biciclette. Sul mio sito pubblicizzerò e promuoverò anche qualche itinerario su piste ciclabili che iniziano a qualche chilometro di distanza dalla mia sede, avrò dunque bisogno, a volte, di portare i clienti e le biciclette sul posto, e di andare a riprenderli a fine giornata. Non farei pagare questo servizio di trasporto, utilizzerei un furgone che mi consente di trasportare sia le biciclette che le persone.
Premetto che non sono nè accompagnatore turistico nè guida turistica, e che non eserciterò alcuna attività assimilabile e queste figure (non accompagnerò le persone durante le loro gite). Semplicemente consiglierò itinerari e li renderò disponibili sui gps in dotazione sulle biciclette.

Potreste confermarmi ciò che credo di aver capito? E cioè:
- posso trasportare persone sul furgone a patto che non faccia pagare questo servizio aggiuntivo e solo se faccio inserire alla motorizzazione sul libretto che il furgone è utilizzato per lo svolgimento dell'impresa, è corretto?
- l'attività di noleggio bici dovrebbe configurarsi come attività di noleggio senza conducente, è corretto?

Grazie delle informazioni,
Felice
 
CONFERMO:
– posso trasportare persone sul furgone a patto che non faccia pagare questo servizio aggiuntivo e solo se faccio inserire alla motorizzazione sul libretto che il furgone è utilizzato per lo svolgimento dell’impresa, è corretto?
– l’attività di noleggio bici dovrebbe configurarsi come attività di noleggio senza conducente, è corretto?
 
Buongiorno Saverio,
la ringrazio molto delle sue conferme. Ad ogni buon conto in questi giorni ho richiesto comunque alla Provincia di appartenenza, se vuole la tengo aggiornato sulla risposta che riceverò.
Buona giornata,
Fausto
 
Gent.mo Saverio

ho letto gran parte della discussione ma non ho trovato una risposta pertinente con il mio caso.

Sono un accompagnatore turistico abilitato dalla Regione Piemonte che lavora come libero professionista. Vorrei sapere se acquistando un minivan 9 posti a nome mio posso inserire nel libretto di circolazione la dicitura che abilita il mezzo allo svolgimento dell’attività da me svolta. Nello specifico, premesso che non chiederei una tariffa ulteriore per il servizio di transfer, potrei svolgere l’attività di accompagnamento secondo quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato N.4898/09 Reg. Dec. N. Reg. Ric. 8357 ANNO 2004?

In attesa di risposta porgo cordiali saluti
 
Peg.mo Marco,
ritengo che la sua idea sia realizzabile in attuazione del D.M./7/1994 e della sentenza del Consiglio di Stato n. 4998/2009.
In allegato trova le norme sopra citate.
 
Buongiorno.
In merito ai "Mezzi di proprietà dell’impresa" che quindi possono essere utilizzati per effettuare un trasporto di clienti senza esigerne un sovrapprezzo per tale servizio, volevo sapere se possono rientrare i mezzi che una ditta può avere in utilizzo mediante diversi tipi di contratto (leasing o noleggio a lungo termine) e non solo di acquisto.
Se per effettuare questo tipo di servizio l'Agenzia noleggia un mezzo (perché quello di proprietà è guasto o perché devo andare a prendere 6 persone e l'agenzia ha un'auto a 4 posti) rientra ancora nelle norme sopracitate (sempre senza l'applicazione di sovrapprezzi per il servizio)?
Grazie
 
Preg.mo Alessandro,
ritengo che la sua ipotesi non sia applicabile in quanto l'art. 1 del D.M./7/1994 dispone che le imprese possono "immatricolare" i propri veicoli per il soddisfacimento di necessità strettamente connesse con la loro attività.
Troverà nella precedente risposta la normativa allegata.
 
Salve Saverio,
Innanzi tutto grazie per la sua disponibilità e preparazione. Il mio quesito è questo. Sono un'accompagnatrice turistica in possesso di regolare patentino, lavoro saltuariamente presso un'agenzia di viaggi che avrebbe intenzione di organizzare gite giornaliere con minivan da 9 posti noleggiato che dovrei guidare io. Capito che il noleggio va fatto a nome dell'impresa e che devo avere un contratto con l'incarico e il compenso in caso di controllo, la domanda è : ho necessità di prendere la patente KB o basta la B ??

Ho sentito motorizzazione, aci, agenzie pratiche auto, numero verde ministero dei trasporti e nessuno sa rispondere con sicurezza..confido in lei!
 
Gent.ma Viviana, la prima cosa da fare è quella di immatricolare il veicolo a nome dell'agenzia di viaggi; seconda pregiudiziale,prima che che guidi la vettura deve avere un incarico formale "scritto", da parte dell'agenzia. Per quanto riguarda il tipo di patente, dipende dalla vettura, per un'automobile basta la B se poi per il minivan è previsto altro tipo di patente, non spetta a me dirlo.Comunque da una mia ricerca ho trovato che "La patente di cat. B abilita alla guida, tra l'altro, degli autoveicoli di massa complessiva non superiore a 3,5 t e il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non è superiore a otto".
Pertanto, se il minivan, viene noleggiato, lei non lo può guidare. L'unica possibilità per l'agenzia è di richiedere una vettura secondo la disciplina del "nolo con autista" autorizzato.
 
Gentile Sig. Saverio,
per ricapitolare l’intera interessantissima discussione ed essere definitivamente certo…
Sono titolare di una AgdV-Tour Operator: con un vìminivan 8 posti di proprietà dell’Agenzia e con il libretto che riporti la “famosa” dicitura a cura dell’ACI, POSSO organizzare, condurre escursioni o pacchetti GUIDANDO (io stesso) il VAN, trasportando i clienti nelle varie tappe, anche senza necessariamente usufruire di una guida turistica?

E NON POSSO invece utilizzare e guidare (io stesso) un VAN preso a NOLEGGIO o in LEASING per conto della mia Agenzia Viaggi (anche se un noleggio/leasing è a tutti gli effetti una forma di "acquisizione di proprietà a tempo" del mezzo)??

Grazie mille e complimenti per le sue chiare e colte risposte
GP
 
Peg.mo Giovanni,
quasi tutto corretto, l'unico servizio che non può offrire è quello della guida turistica. Questo servizio è riservato, esclusivamente, alle guide autorizzate, con patentino rilasciato da regioni o province.
 
Gentile Saverio,

Innanzitutto ringraziarla per l' informazione fornita in questo foro.

Ho un' agenzia di viaggi (e tour operator) con licenza della provincia di Roma. Abbiamo un van di 9 posti per trasporto dei propri passeggeri.
Sono andato da Roma Servizi per la Mobilita (che dipende dal comune) a chiedere il permesso per poter guidare dentro alla ZTL ma mi hanno risposto che non e previsto nessun permesso per i tour operator (solo per i pullman ma non per le macchine fino a 9 posti). Ho anche citato la sentenza che lei ci ha fornito ma comunque si sono negati. Quindi se devo fare un servizio dentro la ZTL sono costretto ad utilizzare un NCC.

Loro hanno ragione o si può fare qualcosa per riuscire ad avere il permesso?
 
Peg.mo Renzo,
come avrà intuito dal FORUM, ho preso a cuore il problema, forse unico in Italia. Ritengo che la sua richiesta al Comune sia legittima in quanto supportata dal D.M./7/1994 e dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 4998/2009. L'unico problema potrebbe riguardare l'ordinanza comunale del effettivamente, permette la circolazione nella zona ZTL, solo ai pullman. Ciò, però, significa che nessun altro mezzo minivan può circolare in ZTL. Se altri minima, anche NCC possono circolare, porti copie delle norme sopra citate e, nel caso di diniego, che chiederà in forma ufficiale scritta, si rivolga ad un legale. In questo caso potrei predisporre, nella qualità di consulente turistico, per il suo legale la memoria da presentare a Roma Servizi e al Comune.
Dott. X e.mail saveriopanzica@alice.it
 
Salve Dott. X,
Sono un agente di viaggi della regione Sicilia con A/ill e ditta individuale, con le medesime esigenze di omologare un auto 9 posti funzionale al completamento di pacchetti turistici, è chiaro ormai che bisogna ottenere dall’ACI la dicitura di uso proprio sul libretto, come ha ampiamente esposto.
La mia Domanda a tale proposito verte sulla proprietà della medesima, pertanto le CHIEDO:
1) se in attesa di acquistare una vettura di proprietà dell’agenzia utilizzassi una vettura di terzi con il contratto di usufrutto o di comodato gratuito, controfirmato dalle parti e registrato, posso egualmente pretendere la dicitura dall’ACI di “uso proprio”?
Grazie
 
Preg.mo Giuseppe,
ritengo di si. Il problema riguarda la Motorizzazione, dovete sperare di trovare un funzionario preparato che capisca la vostra esigenza. A seguire vi illustro la disciplina del comodato e vi invio, in allegato, la normativa

Dott. X

Il comodato come il contratto con cui una parte (c.d. comodante) consegna all’altra (c.d. comodatario) un bene mobile o immobile affinché se ne serva per un periodo o un uso determinato, assumendo l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta alla scadenza del termine convenuto.

Il comodato d’uso gratuito è un tipo di contratto molto diffuso sia in ambito privato (per esempio per cedere in uso una casa o un’auto a un familiare) sia in ambito commerciale (per macchinari e attrezzature).

Il comodato è un contratto per sua natura gratuito e gli artt. 1803 e seguenti del codice civile ne dettano le caratteristiche fondamentali.

Nonostante la disciplina non preveda obblighi di forma, è tuttavia preferibile, soprattutto qualora lo si utilizzi in ambito industriale o commerciale, redigerlo in forma scritta con una certa attenzione per evitare possibili contenziosi tra le parti.

Diritti e obblighi delle parti nel comodato
Il comodatario è tenuto a custodire e conservare il bene concesso dal contratto con la diligenza del buon padre di famiglia e non può servirsene che per l’uso determinato dal contratto o dalla natura della cosa e al termine del contratto è obbligato a riconsegnarlo. Se il comodatario non rispetta tali obblighi contrattuali, il proprietario può richiedere sia l’immediata restituzione del bene, sia il risarcimento dei danni.
Il comodatario in generale non ha diritto al rimborso delle spese sostenute per servirsi del bene, ma può chiedere di essere rimborsato delle spese straordinarie sostenute ma solo se queste erano necessarie e urgenti.

Chiusura o rescissione del contratto di comodato
La durata del contratto può essere stabilita o desunta dalla specifica destinazione del bene, se non si prevede nulla il bene deve essere restituito non appena il comodante lo richieda. In tutti gli altri casi il comodante più richiedere la restituzione anticipata della cosa solo qualora sopraggiunga un bisogno urgente e imprevisto. Resta fermo che il comodatario può restituire la cosa in qualsiasi momento.
La morte del comodatario non estingue automaticamente il rapporto di comodato, in questo caso infatti il comodante ha la facoltà di chiedere agli eredi la restituzione della cosa, se non lo fa gli eredi subentrano nell’obbligo del comodatario. In caso di morte del comodante invece si estingue il comodato precario, ma non quello a termine.

La registrazione del contratto di comodato d’uso
In linea generale non vi è alcun obbligo di registrazione per i contratti di comodato, tuttavia, qualora si decida di stipularlo in forma scritta, può essere opportuno, specialmente se viene stipulato tra imprese o professionisti, procedere alla registrazione dello stesso presso l’Agenzia delle Entrate.

La registrazione di un contratto di comodato può essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Al momento della richiesta di registrazione dell’atto l’ufficio restituisce una copia dell’atto timbrata e firmata. I passaggi da seguire per la registrazione del contratto sono i seguenti:

Predisposizione e firma in originale, da parte di entrambe le parti, del contratto di comodato, in tre copie (una per ciascuna delle parti e la terza per l’Ufficio);
Applicare sul contratto una marca da bollo da 16 euro, ogni 4 pagine del contratto da registrare. La procedura deve essere effettuata su ogni copia del contratto che si intende registrare. Fate attenzione al fatto che le marche devono riportare data non successiva a quella di stipula del contratto;
Compilare il Modello 69, reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che deve essere firmato dal una delle parti e dall’eventuale soggetto delegato che registrerà l’atto;
Effettuare il versamento dell’imposta di registro di 200 euro, tramite modello F23, riportando il codice tributo 109T;
Consegnare agli uffici dell’Agenzia delle Entrate le copie del contratto di comodato, il modello 69 e il modello F23 quietanzato, assieme a copia delle carte di identità del soggetto comodante e del comodatario.
 
Gentilissimo dott. X,
la discussione è molto interessante (grazie!), per cui riprendo l'argomento per maggior sicurezza.
Se vale una situazione di comodato allora perché non dovrebbe essere valida una situazione in cui la mia agenzia di viaggio all'occasione NOLEGGI o prenda in LEASING un mezzo con cui poter trasportare i propri clienti? In effetti c'è una sorta di "passaggio di proprietà temporaneo" nel noleggio, stipulato attraverso un contratto.
Attendo un ulteriore chiarimento in merito. Cordiali saluti e ancora grazie.
Giovanni Perri
 
Buongiorno
Con la mia società gestisco un centro didattico-ambientale in Umbria di proprietà comunale e tra le altre cose abbiamo un noleggio di bici elettriche. Vorrei capire visto che non ho trovato nulla in giro, se possiamo organizzare delle passeggiate in bicicletta per i turisti all'interno del territorio comunale di una giornata senza particolari autorizzazioni (al di la delle assicurazioni) oppure è necessario essere una agenzia turistica per organizzare tali iniziative e/o essere una guida escursionistica autorizzata. (in sostanza noleggeremmo le bici e accompagneremo i turisti)
grazie.
 
Preg.mo Giuliano,

l'attività da lei indicata rientra, esclusivamente, tra quelle previste per le agenzie di viaggi autorizzate con leggi regionali.

Dott. X
 
Salve Dott. Saverio,
da poco ho attivato due appartamenti di proprieta' a locazione turistica ( premetto con partita iva e nella provincia di Venezia). La mia esigenza: poter dare un servizio di navetta ( con van/minibus 9 posti) da e per aereoporto,bus, stazione treni, senza scopo di lucro (gratis) per complementare l'attivita'. Possiedo solo parente di tipo "B", come mi devo comportare? Se non ho capito male il trasporto di tipo gratuito, se e' funzionale all'impresa dovrebbe essere concesso anche senza patenti particolari.
Grazie in anticipo
 
Preg.mo Dario, la vettura deve essere intestata all'impresa che gestisce gli appartamenti e, nel libretto di circolazione, deve fare inserire la dicitura che attesta l'utilizzo del mezzo per attività della stessa impresa. Le allego la normativa.
Buon lavoro!
 
Gentile dott. Saverio,
come immaginavo ho trovato una barriera da parte delle istituzioni:
mi sono recato alla sede della motorizzazione di Ve e l'impiegato mi ha risposto seccatissimo che non e' loro competenza la segnalazione nel libretto di circolazione di un veicolo per trasporto persone ad uso turistico gratuito anche affrancato da partita iva. Per il suddetto impiegato esiste solo la modalita' patente kb, servizio comunale ncc e servizio taxi. A nulla sono valsi i tentativi di fargli leggere la documentazione da Lei allegata. Sono stato "rimpallato" alla questura di polizia di Ve i quali mi hanno liquidato con la solita frase "non e' di Ns competenza...
Come ci si slega da questa posizione? Esiste un percorso per avere fatti salvi i diritti di un cittadino che vuole fare impresa con il turismo?
Mi perdoni lo sfogo.
Cordialmente
Dario
 
Vada da un avvocato e faccia predisporre una diffida nei confronti della motorizzazione. Successivamente, vada dai Carabinieri e denunci per omissione di atti di ufficio. Quanto le suggerisco ha avuto esiti positivi per situazioni analoghe in Sicilia, per quanto riguarda la SCIA per le strutture ricettive.
 
Gentile dott. Saverio,

io ho una licenza come agenzia viaggi e tour operator (A+B) e voglio organizzare gite giornaliere con un minibus 8 posti che prenderei con un canone di noleggio mensile, noleggio intestato alla mia ditta individuale (quindi con mio codice fiscale e partita iva). Siccome il costo del bus è incluso in tutti i pacchetti che propongo Le chiedo: oltre la fattura del totale richiesto dai fornitori dei servizi che mi renderanno (per esempio, un professionista che nel suo laboratorio fa vedere ai turisti come si lavora la ceramica a € TOT a persona), invece quale documento devo rilasciare ai turisti (totale del servizio incluso il costo del trasferimento, o da fare 2 documenti separati)? Mi sa dare un'indicazione normativa precisa di questo genere di pacchetti, per non incorrere in sanzioni? Grazie
 
La sua domanda é estremamente interessane. Il concetto di "pacchetto turistico" é quello di offrire un insieme di servizi in modo forfettario, lasciando libero il soggetto intermediario (agente di viaggi T.O.) di non specificare i costi per ogni singolo servizio. Pertanto, nella predisposizione del contratto dovranno essere presenti tutti i servizi offerti. Nel caso in cui un servizio non fosse incluso nel pacchetto andrebbe pagato separatamente con ricevuta a parte in testata al soggetto che ha offerto la prestazione.
Buon lavoro
Dott. X
 
Gent.mo Dott. X,
siamo un'azienda che si occupa di internazionalizzazione, ma stiamo anche sviluppando un progetto turistico. Faremo domanda per ottenere l’autorizzazione come Agenzia Viaggi al fine di organizzare dei pacchetti turistici incoming, tour settimanali di piccoli gruppi (10/12 persone) che si svolgeranno nella nostra regione e comprendono trasporto su minivan 9 posti, alloggio e altre attività e escursioni.
Da quanto leggo, in particolare per il trasporto col minivan per non avere problemi dovremmo disporre di un mezzo di proprietà aziendale, adibito a trasporto persone per uso commerciale e guidato da un dipendente dell’agenzia viaggi. Oppure dovremmo affidarci a un Noleggio con conducente, ma i costi diventano insostenibili. In relazione alla prima ipotesi, le chiedo:
1. il dipendente deve essere assunto a tempo determinato/indeterminato oppure possiamo stabilire una collaborazione "a chiamata" essendo comunque un'attività sporadica, almeno inizialmente?
2. se il mezzo invece di acquistarlo decidessimo di prenderlo in affitto? Abbiamo già un mezzo in affitto a lungo termine, può essere utilizzato al nostro scopo?
Ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente.
 
Preg.mo Lorenzo,
in relazione alla prima ipotesi, le rispondo:
1. il dipendente può esse assunto con tutte le ipotesi citate, purché risulti anteriormente all'erogazione del servizio;
2. se il mezzo invece di acquistarlo decidessimo di prenderlo in affitto? legga la risposta sopra riportata in merito al comodato.
Buon lavoro.
Dott. X
 
Preg.mo Lorenzo,
in relazione alla prima ipotesi, le rispondo:
1. il dipendente può esse assunto con tutte le ipotesi citate, purché risulti anteriormente all'erogazione del servizio;
2. se il mezzo invece di acquistarlo decidessimo di prenderlo in affitto? legga la risposta sopra riportata in merito al comodato.
Buon lavoro.
Dott. X
 

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